Anche tu stai vivendo una relazione tossica? Scopriamolo insieme

relazione tossica

Trovarsi in una relazione tossica è più facile di quello che si crede e, nelle sessioni di Love coaching, molto spesso mi capita d’incontrare coachee che ovviamente non ammetteranno mai che c’è un problema nella loro coppia.

Trovare l’uomo giusto  o la donna giusta  e avere una relazione sana, del resto, è tutt’altro che semplice oggi ma davvero siamo disposti a farci del male magari per paura di restare da soli?

Si tratta, ovviamente, di una domanda retorica, la risposta dovrebbe essere per tutti un sonoro “NO” ma la vita è varia e insegna, a volte, che di scontato non c’è proprio nulla.

Forse anche tu, in questo momento, stati vivendo una relazione tossica e nemmeno te stai rendendo conto.

Certo, non lo auguro a nessuno, soprattutto se il rapporto sta prendendo in maniera inconsapevole questa tendenza.

È un po’ come la rana che dobbiamo bollire in pentola.

Se la mettiamo subito nell’acqua bollente di sicuro vorrà scappare ma se alziamo la fiamma poco alla volta, magari partendo dall’acqua fredda, nemmeno si renderà conto di ciò che sta succedendo.

Così, se una relazione è per chi la sta vivendo tossica sin dall’inizio, chi ha buon senso scapperà subito, mentre, se lo diventa con il passare del tempo, ad abbandonarla si fa più fatica.

Questo accade soprattutto per noi donne, convinte come siamo che “Tanto riuscirò a cambiarlo”, “Potrò cambiarlo”. Siamo noi le crocerossine, noi le sognatrici.

Ma vediamole più da vicine queste relazioni tossiche, ti va?

Vivere una relazione tossica

Per estrema sintesi una relazione tossica è un tipo di relazione che non ha equilibrio o che si equilibra ma per via del fatto che le parti in causa sono su poli di personalità opposte borderline, e naturalmente si attraggono.

Gli opposti si attraggono e i simili si pigliano.

Nel campionario delle frasi fatte, se vogliamo nei proverbi che i nostri nonni ci hanno tramandato, c’è sempre una verità.

In una coppia, già normalmente, c’è sempre uno più forte e uno meno, questo è innegabile.

In un mondo ideale tutte le coppie dovrebbero essere formate da due persone che camminano fianco a fianco, allo stesso passo verso un percorso evolutivo per entrambi.

Nella vita reale c’è sempre un elemento che tira e un altro che segue e mi piace immaginare i due che si tengono per mano per affrontare queste salite.

Quando però chi traina si stanca, l’altro prende il suo posto, in un gioco di scambi reciproco.

La coppia è equilibrata così nei vari aspetti, si compensa al punto giusto e, poiché formata da due elementi già completamente formati e indipendenti, genera una nuova entità, l’ “Unione”, che ha bisogno di essere alimentata anche con l’amore.

Come capire se la relazione che stai vivendo è per te tossica

Entrano, però, altri elementi in questa “Unione” che giocano un ruolo altrettanto importante se non a volte maggiore: affetto, rispetto e fiducia.

Se manca uno o tutti questi elementi, certamente stai vivendo qualcosa di non equilibrato, quindi tossico per la tua vita, per il tuo futuro, per la tua crescita e per la tua evoluzione.

Come del resto si potrebbe parlare di relazione sana se non c’è affetto nella coppia e quindi protezione, se non sei rispettata o se il tuo partner non ha fiducia e la sua gelosia soffoca qualsiasi cosa?

Siamo donne, pronte anche ad aspettare ma vogliamoci bene imparando anche a lasciare andare quando la situazione lo richiede, senza commettere l’errore che queste situazioni si trasformino in qualcosa di più grave.

Naturalmente questa situazione vale anche per i maschietti.

La mancanza di affetto produce sterilità nella coppia, se viene meno il rispetto si finisce come il tappetino su cui ci si pulisce i piedi e se manca la fiducia, la coppia presto o tardi scoppierà perché essere controllati 24 ore su 24 non fa piacere a nessuno, soprattutto se non ce n’è motivo.

Prendere in considerazione tutte le sfaccettature di questi tre aspetti non è per nulla semplice, per questo ti invito a contattarmi per saperne di più, tuttavia oggi si conoscono molte più spiegazioni rispetto al passato sul perché entriamo in relazione tossiche, molte delle quali sono legate al nostro passato e alla vita che abbiamo fino a questo momento vissuto.

Perché entriamo in relazioni tossiche

Il classico esempio riguarda chi da piccolo ha compreso, erroneamente, che una relazione si possa fondare sulla sofferenza e che più si soffre più si ricevono attenzioni.

Siamo probabilmente al cospetto di una personalità masochistica, il depresso che spera ancora, come viene spesso definito, e chi questa persona può cercare per avere una sorta di equilibrio secondo te?

Ricordi quando ho detto che una relazione tossica è anche una relazione “che si equilibra ma per via del fatto che le parti in causa sono su poli di personalità opposte borderline, e naturalmente si attraggono”?

Ecco questo è uno dei casi!

Immagina un bambino che da piccolo ha sofferto dell’assenza dei propri genitori e, per un meccanismo abbastanza subdolo ma più comune di quanto si possa immaginare, ha capito che solo quando stava male riceveva le “giuste attenzioni”.

Crescendo erediterà questo atteggiamento e le sue relazioni sbagliate saranno inconsciamente orientate verso la ricerca di persone che lo facciano soffrire (sadiche) e, avendola cercata, sarà anche felice di pagare questo scotto.

Nella coppia si genererà l’equilibrio dei poli opposti ma mi chiedo e ti chiedo sarà una relazione sana?

Abbiamo poi anche detto che in coppia è più o meno giusto che debba esserci una parte più forte e una parte più debole ma cosa succede se entrambi sono parti dominanti?

Questo è il caso di una situazione non equilibrata per esempio!

In una coppia uno dei partner dovrà per forza accettare di essere la parte del più debole in determinati ruoli, anche se c’è ed esiste l’interscambio, perché quando entrambi i partner decidono che devono essere loro il traino, inevitabilmente si generano conflitti e più questo meccanismo va avanti più la guerra diventa grande.

I ruoli all’interno della coppia certo non vanno decisi a tavolino ma il tempo deciderà in cosa un partner è più bravo dell’altro.

L’aspetto competitivo è anche crescita ma bisogna fare attenzione a non iniziare a invadere il campo dell’altro così da iniziare quello che non si vuole.

È il caso di tenerci il guanto di sfida in tasca perché l’altro è lì per essere amato e non sfidato.

Altro caso al limite sono le coppie che non riescono a staccarsi.

La dipendenza affettiva è un male molto comune oggi e riguarda tutte le persone che, per un motivo o per un altro, non riescono a fare a meno del partner.

L’attaccamento è giusto ma se in una coppia si crea troppa dipendenza, il sentimento diventa tossico poiché la separazione genera ansia e il vivere male.

Le relazioni sbagliate, poi, sono sempre la ciliegina sulla torta nell’ambito delle relazioni tossiche.

Come riconoscere una relazione tossica

Riconoscere che si sta vivendo una relazione tossica non è affatto semplice proprio perché siamo noi nella coppia e non la si osserva con occhi esterni.

Ci sono, tuttavia, determinati campanelli dall’arme che possono metterci su chi va là.

In una coppia sana deve esserci armonia, serenità, complicità.

Quando viviamo una relazione tossica questi componenti vengono meno e se iniziano a manifestarsi continui litigi, violenza verbale e/o peggio violenza fisica allora è il momento di dire basta.

La coppia nasce perché i due individui crescano ed evolvano insieme.

Se la relazione porta ansia, bassa autostima e soprattutto diventa sfiancante da tenere in piedi, è probabile che devi passare oltre.

Uscirne non è semplice ma insieme possiamo farlo.

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