Il sesso nelle relazioni di coppia visto da un altro punto di vista.

Molti non sanno che, studi e nemmeno troppo recenti, hanno evidenziati che l’uomo differisce dal bonobo per un “misero” 5% di DNA.

Sì, solo 5% in meno e saremo rimasti degli scimpanzé nani che scorrazzavano liberamente nel Congo nella foresta.

È probabile che a qualcuno avrebbe anche fatto piacere, considerato che, almeno in apparenza, queste creature conducono una vita tutta nel qui e ora, fregandosene dei rimpianti legati al passato e alla preoccupazione legate al futuro, ma, ciò che conta è che ci siamo per fortuna evoluti.

Sotto tutti gli aspetti? Bé questo è da vedere.

Studiando da vicino questa specie, con molta probabilità quella che più si avvicina a noi umani, c’è una cosa che colpisce: i bonobi fanno parte di un club particolare, quello degli animali che fanno sesso anche a scopo non riproduttivo.

Razza prettamente matriarcale, sì è la femmina che comanda con buona pace dei maschietti, gli scimpanzè nani usano il sesso anche come strumento di coesione sociale e per appianare le divergenze.

Adesso, nelle sedute di love coaching  è naturale e ovvio che anche io abbia trovato molte coppie che facevano altrettanto, tanto che quando lessi questa ricerca ormai svariati anni fa, la cosa mi fece ovviamente riflettere e sorridere, ma c’è un dettaglio fondamentale che differenzia la nostra società da come vivono questi primati: la libertà.

Il sesso nelle relazioni di coppia oggi

Almeno in apparenza oggi, rispetto a un ieri nemmeno troppo lontano, siamo più liberi e il sesso nelle relazioni di coppia non è più visto come qualcosa di sporco.

Le coppie, senza nasconderci dietro un dito, almeno in questa parte del mondo, vivono la sfera sessuale liberamente e, per fortuna, oggi possono sperimentare le gioie del sesso tranquillamente anche prima del matrimonio.

Questo è almeno quello che si percepisce, la verità poi è un’altra cosa.

Non siamo eremiti, facciamo parte di una società, abbiamo subito sin da piccoli i diktat che la società ci ha imposto per mezzo delle nostre famiglie, della nostra cerchia, della scuola, della religione e così via.

Se vogliamo far parte di una società, del resto, ci sono delle regole da rispettare, sia morali sia imposte per legge.

No, non fraintendermi, non vorrei mai che, allegramente, si possa oggi fare sesso in pubblico come fanno i bonobi, ma sinceramente credevo che alle soglie del 2022 ci fosse un altro tipo di libertà e parlare di sesso, specie quando siamo in una relazione, non fosse ancora un tabù.

La libertà porta delle responsabilità

C’è un bisogno nell’uomo a cui la società presta spesso poca attenzione, il bisogno d’inclusione.

Senza gli altri potremmo vivere tranquillamente ma siamo “animali sociali” e per questo abbiamo sempre bisogno di una cerchia per confronto e supporto.

Per stare in gruppo c’è bisogno di vivere determinate esperienze per non restarne fuori.

Così, ad esempio, oggi tantissimi adolescenti sono “costretti” loro malgrado a bruciare le tappe.

Ne avrai sentito parlare anche tu.

Soprattutto per le ragazzine, il sesso equivale a un’iniziazione, peccato che l’asticella si sposti di anno in anno sempre più in basso.

Per i ragazzi, invece, questo più o meno è sempre successo ma, mentre un tempo erano le “case chiuse” a svolgere spesso questo ruolo e una meretrice accompagnava il presunto uomo oltre quella porta, oggi, sempre più spesso due inesperti sono messi l’uno di fronte all’altro per compiere un atto che altro non sarà che qualcosa di meccanico.

Il sesso è gioia, questo spero sia chiaro.

Il sesso è tutto fuorché qualcosa di meccanico, anche i bonobi l’hanno capito.

Credo che lo step successivo spetti a noi come “specie più evoluta” nel mondo.

Purtroppo non è così, basta guardarsi intorno e uscire fuori dal proprio seminato per comprenderlo.

Come viviamo il sesso oggi

La sessualità contribuisce al benessere fisico e psicologico dell’individuo.

Questa premessa ci aiuta però a comprendere il rovescio della medaglia: le difficoltà a livello psico-fisico influiscono inevitabilmente sulla sfera sessuale, tanto da costringere direttamente o indirettamente alcune persone a rinunciare al sesso e spostare i propri interessi verso altro, di contro, vivere la sessualità in modo differente rispetto agli altri può far insorgere difficoltà anche a livello psicologico.

Succede questo: oggi la società, almeno in apparenza, tollera il “diverso” ed essere un LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender) non desta più scalpore come in passato.

Partendo dal discorso fondamentale che dare appellativi è già sbagliato perché ogni uomo o donna è prima di tutto un essere umano e ciò che fa della propria vita sessuale dovrebbe riguardare solo lui, siamo e restiamo tolleranti fino a quando questo non ci riguarda da vicino.

Baciarsi in pubblico, almeno sulla carta non è permesso.

Trovare due fidanzatini che si scambiano effusioni su una panchina in un parco, può far storcere il muso ad alcuni, ma oggi è più o meno accettato fino a quando il tutto resta nei limiti della decenza.

Che succederebbe se su quella stessa panchina ci fossero due uomini o due donne?

A me certamente la cosa non toccherebbe più di tanto, visto che le labbra non sono le mie ma, ti ripeto, che sensazioni proveresti?

Tanto dipenderà da come hai vissuto il sesso nelle relazioni di coppia prima.

Molto dipenderà anche da come sei stato cresciuto, da chi ti ha cresciuto e da quanto ti sei emancipato nella vita.

Immagina, adesso, di attraversare il parco con tua mamma sotto braccio e vedere la stessa scena, come cambiano queste stesse sensazioni?

La tolleranza del sesso nelle relazioni di coppia

C’è un film che ti invito a vedere “Puoi baciare lo sposo”  diretto da Alessandro Genovesi, una commedia tutta italiana basata sul musical di Broadway “My big gay italian”.

In questo film, il padre Roberto interpretato da Diego Abatantuono, è un sindaco molto liberare e pronto all’inclusione di un paese, tanto da accogliere profughi e rifugiati andando contro corrente rispetto a ciò che pensano i suoi compaesani.

Il figlio Antonio (Cristiano Caccamo) si è trasferito a Berlino per lavoro.

Lì incontra Paolo (Salvatore Esposito) e se ne innamora, scoprendosi gay, e iniziando una convivenza tanto che decidono di sposarsi.

Il padre non sa assolutamente nulla dell’orientamento sessuale del figlio, a differenza della madre che l’aveva da tempo intuito e, l’imminente matrimonio dei due, spinge Antonio a fare coming out.

Anche le commedie possono insegnarci qualcosa, anzi, spesso, è proprio dalla leggerezza che impariamo più cose.

Il padre è tollerante nei confronti del diverso fino a quando il diverso è fuori dalla porta di casa, quando deve fare i conti con una realtà che non si aspettava e che lo tocca da vicino, nell’intimo, iniziano i problemi.

Libertà significa anche questo, essere liberi mentalmente tanto da accettare le scelte degli altri.

Libertà è anche, ovviamente, poter scegliere da soli quello che per noi è giusto, questo fino al momento che le nostre stesse scelte non condizionano la vita degli altri.

In una società dove il “diverso” (parola che odio perché già implica che ci sia qualcosa di differente ed ha già una connotazione negativa) resta ancora diverso appunto, se succedesse a te come reagiresti?

Riflettici.

Forse non siamo liberi come pensiamo di essere ma esserlo è una scelta che spetta comunque a noi.