Quando finisce una storia, soprattutto se eravamo convinte che si trattava dell’amore con la “A” maiuscola che mai sarebbe finito, la prima percezione è quasi sempre una perdita di fiducia in noi stesse e, di conseguenza, un abbassamento dell’autostima.
A differenza di ciò che vedo e sento, sono convinta che questo risvolto negativo sia presente sia per i giovani sia per chi ha un’età più adulta allo stesso modo.
Spesso siamo portate a pensare, come mamme, nonne o semplicemente ergendoci sul nostro piedistallo da “donne vissute”, che questo non sia valido, ad esempio, per le adolescenti alle prime cotte.
Sottovalutiamo e ignoriamo, però, il loro presente reale.
Come la vita ci metta di fronte esperienze che siamo in grado di affrontare, infatti, così accadrà anche a loro, quindi, la storia appena conclusa ha la stessa importanza, senza eccezioni in termini di età, poiché è parte integrante di un percorso evolutivo e, soprattutto, ha le stesse conseguenze.
Quando una storia finisce, cosa succede realmente
Tutte noi abbiamo avuto storie che si sono chiuse a un certo punto è questo è valido sia per le storie realmente consumate sia per quelle platoniche.
Quando una storia finisce, la nostra reazione in più fasi, non necessariamente di durata uguali per tutte noi come intensità e tempi, è paragonabile per psicologici e sociologi a un vero e proprio lutto e si consuma in:
- Negazione/Rifiuto;
- Rabbia;
- Contrattazione (con sé stesse il più delle volte o con l’ex partner per ricucire il rapporto);
- Depressione;
- Accettazione.
Molte volte, in effetti, il passaggio da una fase all’altra è talmente breve che non viene nemmeno avvertito ma, ammettiamolo, se non è capitato a noi direttamente, chi non ha avuto almeno un’amica che mangiava gelato direttamente dalla confezione da mezzo chilo sul divano mentre piangeva stile “Bridget Jones” quando è finito un amore?
Chi non ha dovuto consolare amiche che piangevano sulla loro spalla?
È chi, dopo una storia finita male, non si è tagliata i capelli e cambiato il proprio look o almeno non ha visto qualcuna di sua conoscenza che l’abbia fatto?
In queste fasi, la nostra autostima e la fiducia in ciò che siamo rispecchia l’altalena di emozioni che proviamo ed è naturale cercare riscontri fuori per equilibrare ciò che proviamo dentro.
Inoltre, quasi per un senso di vendetta, conscio o inconscio, più che per rimetterci subito su piazza, quando una storia finisce, tendiamo a metterci in tiro più di prima: che lo vedesse cosa si sta perdendo 🙂 !
Rivalsa? Scherzi a parte, quando un rapporto sentimentale cessa, indipendentemente da come sono andate le cose, ritrovare sé stesse non è mai semplice, soprattutto se davvero credevamo nella coppia.
Come ritrovare fiducia e autostima in te stessa
L’auto-stima è appunto, la stima che abbiamo di noi stesse, una sensazione di sicurezza rispetto al proprio valore, rispetto a chi siamo e quanto pensiamo di valere.
L’autostima, quindi, è inutile cercarla all’esterno.
Spesso commettiamo l’errore di “prezzarci” in base al valore che altri hanno stabilito mentre, ignoriamo, in buona fede, la frase delle frasi: se non diamo valore noi, a noi stesse, nessuno lo farà mai al posto nostro anzi, se qualcuno farà la stima per noi, sarà sempre a ribasso.
Sì perché, nel lavoro come nella vita sentimentale come nella vita relazionale, siamo in un mercato e chi compra tenderà sempre ad abbassare il prezzo.
Lo so, certo, come termine di paragone è brutto, ma pensaci: noi stiamo offrendo qualcosa così come l’altro.
Quando finisce una storia, allora, cosa succede?
Come donne siamo sempre portate a credere che il peso del mondo sia sempre sulle nostre spalle.
È finita la storia?
Bene, la colpa è nostra e, anche se non c’è un motivo apparente, ci arrovelleremo il cervello fino a trovarne uno, fosse altro per giustificare questo nostro comportamento!
Nel frattempo ci facciamo del male, ci auto fustighiamo, ci logoriamo dentro.
Ha tradito?
Perché l’ha fatto?
Magari è colpa mia perché non sono stata troppo presente.
Magari mi sono lasciata troppo andare in questo periodo.
Forse non ho colto prima i segnali e…
Ma basta!
Se ha tradito è perché è un bast**do con la “B” maiuscola e sei stata anche fortunata a essertene accorta perché la cornuta è sempre l’ultima a saperlo.
Se ti ha mollato o se l’hai mollato, magari a brutto muso, magari restando amici come persone civili che hanno condiviso insieme un momento di crescita nel loro percorso comune, è perché come coppia eravate in una fase di stallo e avevate l’esigenza di svincolarvi per evolvere ulteriormente come esseri umani.
Siamo qui per compiere ciò che siamo destinati a essere e non possiamo farlo portando zavorre o zaini pesanti che ci rallentano il cammino.
I tempi dell’insieme per forza sono ormai passati, per fortuna aggiungo, ed è perfettamente inutile cercare di aggiustare un giocattolo ormai rotto.
Quindi, recupera ciò che sei e vai semplicemente avanti.
Cosa dovresti fare ora?
Prenderti cura di te stessa è il primo passo se vuoi davvero uscirne.
Dobbiamo smetterla di pensare sempre e comunque agli altri e comprendere che, fin quando non stiamo bene noi, non possiamo essere d’aiuto a nessuno.
Quando finisce una storia c’è sempre un periodo riflessivo che andrebbe sfruttato e benedetto.
Obiettività, è questa la parola d’ordine.
So che non è semplice, so che farlo da sole è molto dura per questo nascono le Love Coach.
Devi essere obiettiva e guardare in faccia la realtà.
Questo ti permetterà di capire lucidamente a che punto realmente sei, perché, anche se la storia è finita male, ogni esperienza lascia sempre qualcosa che ci aiuta a crescere e migliorare.
Accettare quello che è successo non è semplice e, come abbiamo visto, non è mai immediato.
La rabbia, però, non è solo qualcosa di negativo ma può essere sfruttata come quella benzina che ti costringe ad andare avanti.
Sfogati! Urla, rompi i piatti, fracassa qualcosa.
Quando hai finito, canalizza la rabbia verso qualcosa di costruttivo, ad sempio, va in palestra e iscriviti a un corso di “kick boxing” e immagina che il sacco sia lui, almeno ti rimetterai anche in forma 🙂 .
Alcune di noi provano a ricucire il rapporto, altre aspettano che sia lui (e sperano che ciò avvenga) a muoversi.
La verità è che la vita non è un film è molto dipende da cosa realmente è successo.
Ricorda solo una cosa però: Khalil Gibran diceva “Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta”.
Solitamente il periodo che precede la pace è sempre il più tempestoso.
Sapere che ciò accadrà ti metterà al riparo.
Affronta anche la depressione nel miglior modo possibile, un giorno ti garantisco che ti sveglierai con una nuova consapevolezza, più bella e più solare di prima.
0 commenti