Rapporto di coppia: incontro,scontro e crescita nelle relazioni
” la natura umana era in origine unica e noi eravamo interi, e il desiderio e la caccia dell’intero si chiama amore” (Platone, Simposio).
Carissimi amici, oramai mi conoscete, mi piace leggere e, una lettura che ho trovato molto interessante di Enrico Cheli, vorrei riproporvela in un passo molto importante per il rapporto di coppia.
Come si è visto, il rapporto di coppia oggi non si limita più alla famiglia e alla procreazione, e non si esaurisce neppure nella sessualità e nei sentimenti, ma mette in gioco molte altre dimensioni che portano inevitabilmente ad un confronto di personalità e di mentalità che può evolversi sia come crescita sia come scontro, più spesso entrambi.
Nelle fasi iniziali di un rapportodi coppia le persone tendono a fare bella figura, a mostrare la parte “migliore” e più accettabile di sé. Se poi tra loro nasce un innamoramento ognuno tende a vedere l’altro ancor più bello e apprezzabile, idealizzandolo.
Tuttavia, presto o tardi anche altri aspetti della personalità emergeranno e alla fase iniziale dell’innamoramento, in cui il partner appare splendente come il sole, subentrano fasi meno brillanti in cui si prende coscienza anche dei suoi limiti e dei suoi lati meno lucenti: l’ombra.
E’ qui che nascono le prime incomprensioni, le prime delusioni, i primi conflitti che poi, se manca una reciproca capacità di comunicare (e quasi sempre manca) inevitabilmente vanno ad accentuarsi fino a portare alla crisi nel rapporto di coppia.
I modi di affrontare questi problemi variano da persona a persona: alcuni tendono a nascondere il disaccordo, inscenando una rappresentazione di armonia tutt’altro che veritiera, oppure si rassegnano a convivere con le tendenze distruttive, alternando fasi di litigiosità a fasi di relativa quiete.
Altri, giunti oltre un certo livello, decidono di cessare la relazione per cercare un’altra persona che gli faccia riprovare l’ebbrezza dell’innamoramento e che sia finalmente quella giusta.
Se in passato prevaleva la prima tendenza (rassegnazione e conflitto sotterraneo), oggi sta sempre più affermandosi la seconda (separazione e ricerca di un nuovo partner).
Tuttavia, per quanto intensa possa essere la fase di innamoramento, per quanto giusto possa apparirci il nuovo partner, prima o poi si manifesteranno anche i suoi limiti e aspetti ombra, rinascerà il conflitto e saremo di nuovo punto e a capo.
Il fatto è che tutti i suddetti modi di affrontare la questione sono errati: non va bene ignorare o sopportare il problema, perché vuol dire rinunciare a quanto di più bello un rapporto di coppia può offrire, e non va bene neppure passare da un rapporto di coppia all’altro all’eterna ricerca del partner ideale, poiché non esistono persone fatte di sola luce e ognuno ha in sé anche delle zone oscure, inconsce, che premono per emergere e essere finalmente riconosciute.
Il rapporto di coppia non ha solo lo scopo di far stare bene i due partner, ma è anche e soprattutto il luogo in cui ognuno dei due desidera colmare il proprio senso di incompletezza e guarire una volta per tutte le proprieferite d’amore primarie, vale a dire le carenze affettive e le delusioni subite durante l’infanzia, inclusi gli eventuali abusi fisici o morali.
E’ un desiderio per lo più inconscio ma molto, molto potente, che influenza profondamente la dinamica della relazione e che ho illustrato più estesamente altrove (vedi E. Cheli, Amarsi, comprendersi nelle relazioni di coppia)
Continua a seguire la lettura con me nel secondo capitolo del
“Rapporto di coppia: incontro,scontro e crescita nelle relazioni ” secondo capitolo
“Rapporto di coppia: incontro,scontro e crescita nelle relazioni “ terzo capitolo
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