Rapporto di coppia: identità di coppia e identità individuale
Il rapporto sentimentale è rispettoso dell’identità individuale.
Chi ama veramente sente profondamente l’amato come un individuo con una personalità distinta dalla propria che valorizza, apprezza, rispetta, facilita e incoraggia. In coppia si valorizzano reciprocamente i propri talenti.
Il benessere dell’individuo dipende dal benessere di coppia e il benessere della coppia dipende dal benessere individuale: è un circolo virtuoso.E’importante partire dal proprio mondo interno.
E’nostra cura,cioè possiamo prenderci la responsabilità affinché i nostri sentimenti siano efficaci.
Se è vero che l’intimità si acquisisce essendo se stessi in rapporto al partner, è anche vero che questi modi sono infiniti e che ogni coppia può trovare il proprio equilibrio dinamico.
D’altra parte le basi emotive della capacità di essere intimi sono nel rapporto coi genitori, in particolare nel rapporto col genitore omologo, con cui è bene avere un dialogo profondo e abbracci.
Eventualmente ci fossero malintesi, equivoci o quant’altro vanno chiariti fino alla pacificazione.
Il rapporto di coppia non può essere statico e ripetitivo, in quanto i sentimenti, i desideri, i progetti, i valori dei partner si modificano continuamente anche se impercettibilmente, inoltre anche il contesto sociale continua a cambiare, quindi il dinamismo è inevitabile se si vuole stare bene.
Essere focalizzati negativamente sul partner porta all’irrigidimento.
Rapporto di coppia: esplorare l’anima
Nella ricerca del partner si parla spesso di “anima gemella”. Le interferenze del lavoro, l’organizzazione della casa e della famiglia limitano gli orizzonti dell’anima,per sua natura senza limiti, infinita, immortale.
L’anima è coinvolta nei misteri interiori e profondi, spesso allo stato grezzo e sempre bisognosa di un processo di trasformazione, di chiarificazione e affinamento.
Non è il caso di ridurre la maestosità dell’anima in riti quotidiani che si ripetono sempre uguali. L’insoddisfazione presente in molte coppie può derivare proprio dalla “castrazione” dei temi dell’anima. La nostra educazione scientifica e tecnologica limita gli orizzonti dell’anima, è troppo concreta.
Proviamo invece a pensarci in tutto e per tutto immensi, profondi, misteriosi e maestosi come il cielo( d’altra parte gli scienziati ci dicono che abbiamo miliardi di cellule nervose inutilizzate… ) e allora possiamo cominciare a percepire quanto complessi siamo come individui e a maggior ragione come coppia, e quanta parte di noi è ignota, non solo agli altri, ma a noi stessi.La nostra natura resterà sempre largamente incomprensibile e misteriosa.
Vivere profondamente nel sentimento d’amore significa essere liberi.Siamo noi a fare i nostri progetti di vita in tutti gli ambiti. Non più bloccati dalle zavorre del passato,nè dalle paure del futuro, le possibilità e le scelte si espandono.
Tutto ciò che accade, che sia positivo o negativo, è un’opportunità per crescere e apprendere ulteriormente. Per essere liberi è utile sviluppare la capacità d’immaginare e di creare. La relazione sentimentale va gestita insieme.
A volte si tratta meglio l’estraneo o il cliente che il proprio partner: la via più rapida verso la distruzione della relazione è il reciproco maltrattamento, anche se è coperto o attuato dietro le spalle.
Come si ha riguardo verso le persone importanti, a maggior ragione lo si deve al proprio partner,perché è la persona più importante è un essere speciale ai nostri occhi. Sviluppando gradualmente l’intimità con se stessi e col partner ad un certo punto, inevitabilmente, arriva l’estasi:questa è la fase finale dell’intimità.
Tendendo la mano verso il partner, cercando di completarsi, risolvendo il vuoto in sé e nel partner si guarisce. In uno sviluppo sano del rapporto sentimentale abbiamo amato noi stessi e il partner, ci siamo curati, ci siamo perdonati, abbiamo trovato o meglio ritrovato lo Spirito Eterno.
Articolo di Gianni Bassi e Rossana Zamburlin.
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