In un mondo ormai stereotipato, dove tutti si vestono allo stesso, parlano allo stesso e persino, molte volte, pensano allo stesso modo, essere differenti in amore e quindi un pizzico diversi aiuta e tantissimo.

Diciamocelo francamente, per spiccare nella massa occorre avere carattere.

Come ci presentiamo è importante poiché l’aspetto è il riflesso di come siamo dentro.

Il mondo che ci circonda, però, sa come fare leva sul nostro inconscio per istruirci sui nostri desideri, il più delle volte utilizzando le nostre emozioni.

Chi è del mestiere, in parole povere,  sa come farci acquistare l’accessorio Hi-Tech, la scarpa alla moda, la felpa all’ultimo grido, proprio quel jeans, quel il pantalone o quella gonna.

Forse anche per questo, se negli anni passati questa omologazione apparteneva più ai giovani, oggi imbattersi in un gruppo di over tutti vestiti allo stesso modo, con uno slang comune e “alla moda” non è poi tanto difficile.

Una colpa?

Non proprio, parliamone.

Essere differenti in amore

Cosa fa la differenza tra te e un’altra persona? La tua unicità.

Sì, siamo tutti unici, merce rara.

Abbiamo il nostro carattere, soprattutto abbiamo le nostre esperienze, siamo tutti diversi.

E allora perché vogliamo a tutti i costi assomigliarci?

Se ancora non l’hai fatto, ti consiglio di cercare un artista in rete, Hans Eijkelboom.

Eijkelboom è un fotografo che ha dedicato gli ultimi anni a realizzare scatti di persone comuni in varie epoche e in vari luoghi, oggi raccolti in “People of the Twenty-First Century”

In queste foto si intravede uno spaccato molto sconvolgente: diverse persone, prese a caso, che a seconda del luogo e del tempo in cui vivono, sono tutte apparentemente uguali.

L’immagine è stata liberamente tratta dal materiale presente in rete

Certo, ovvio, ognuno di noi crede e spera di aver trovato un proprio stile personale.

Nessuno di sogna di alzarsi la mattina e mettersi quello che indosserà un altro e tutti siamo convinti che ciò che sceglieremo è frutto di una nostra scelta.

Peccato, però, che seguire ciò che la moda impone in quel determinato periodo, fosse solo per la nostra autostima, è praticamente necessario e contagia proprio tutti, da chi si sente più stravagante a chi si sente una persona comune.

Come si può allora non scegliere gli stessi colori, gli stessi accessori e persino le stesse scarpe?

Per la vita di tutti i giorni nei negozi, a meno che non andiamo nei mercatini vintage o in negozi davvero costosi, troveremo solo e soltanto modelli e colori che vanno di moda, tutti uguali, come potrebbe essere differente?

Ma è solo questo?

Perché a lavoro, ad esempio, sembriamo davvero fatti con lo stampino nonostante non indossiamo di fatto nessuna divisa?

Il diverso spaventa

Nei giovani, come risaputo, l’omologazione serve sia per trovare un’appartenenza sia per mostrare un desiderio di gruppo.

Vestirsi uguali, avere lo stesso look in genere, crea un segno distintivo tra gruppi di ragazzi nei giorni normali e instaura rapporti d’amicizia.

Questo, fino a quando non c’è qualche ricorrenza particolare o si esce per fare serata e il distinguersi è d’obbligo per prendersi i propri spazi.

A lavoro, nel mondo adulto, succede più o meno la stessa cosa.

Un po’ subbiamo le influenze della moda, un po’ ci si influenza gli uni con gli altri, e alla fine, siamo tutti vestiti allo stesso modo.

A ben vedere, però, il look identico ha altri motivi profondi e nascosti e ciò ha una valenza a qualsiasi età.

A livello inconscio, infatti, ciò che è diverso fa paura, ecco allora perché siamo tutti uguali: per non spaventare e non essere spaventati, favorendo l’interscambio.

In verità, poi, c’è un altro motivo che pochi ammettono: per distinguersi occorre un dispendio di energie considerevole e, allora, non è più semplice essere come gli altri e seguire il flusso? 🙂

Ovvio ci sono altre ragioni, legate all’apparire, all’invidia, alla poca autostima ma tutto crea sempre lo stesso medesimo risultato: poca differenza e omologazione.

Noi siamo diversi, non siamo differenti

C’è una cosa a cui si presta poca attenzione: il voler sostenere di essere diversi a tutti i costi può far male all’amore.

Normalmente essere paragonati agli ex crea sempre fastidio e questo a prescindere.

Noi sappiamo di essere unici e vogliamo che la nostra unicità sia rispettata.

Esiste, tuttavia, una tipologia di uomini e di donne che sono sempre in cerca dello stesso tipo di persone, perché ancora non hanno imparato ciò che la vita voleva trasmettergli con la precedente esperienza presumibilmente finita male.

Per questi uomini o donne, dunque, è normale non notare le differenze proprio perché ti hanno scelto in funzione del fatto che sei simile a chi avevano lasciato o da chi li ha lasciati.

Scontato che tu non centri nulla, non è colpa tua, non potevi sapere che il tuo essere unica o unico potesse essere un problema.

Purtroppo sono storie destinate a finire, fattene una ragione.

Esiste poi un’altra gamma di partner, quelli che utilizzano come metro di giudizio le proprie relazioni passate.

Anche queste storie risultano abbastanza problematiche, poiché, si tratta di persone che, in via del tutto preventiva, soffrono spesso della sindrome dell’abbandono.

Il fatto è che vivono la storia in modo catastrofico e, come una profezia autoavverante, stai certo che questo succederà anche se sei partita o partito con le migliori intenzioni.

A lungo andare un rapporto di questo è sempre logorante.

Per vivere serenamente qualsiasi rapporto c’è bisogno solo di una cosa: poter essere sé stessi e per esserlo, abbiamo bisogno di poter essere prima individui e poi una coppia, senza dover riaffermare ogni volta la nostra diversità.

I rapporti migliori sono sempre quelli in cui i partner sono perfettamente autonomi e indipendenti.

Ovvio che occorre avere cose in comune come passioni, interessi, magari hobby ma non c’è bisogno che tutto combaci al 100%, anzi, le fotocopie sono deleterie perché occorre dello spazio proprio per ognuno dei partner.

Il simile attrae sì è vero ma perché?

L’amore sceglie, a volte, delle persone con caratteristiche ben definite che non sono ancora ben visibili in noi.

Possiamo, però, provare anche questo sentimento per persone molto diverse da noi ma con cui abbiamo pochissimi punti in comune ma molto forti.

L’amore si basa sulla comunicazione e più questa comunicazione è spontanea, maggiore è la possibilità che i due partner diventino complici e affini, se non da subito con il tempo.

Ecco perché cerchiamo una persona quasi simile ma mai del tutto.

Non aver mai paura di essere differente.

Il diverso è una ricchezza, ricordalo sempre.