Love coaching: ma l’uomo è davvero in crisi?
Ancora oggi molte madri riservano ai propri figli maschi, trattamenti privilegiati rispetto alle figlie, si mostrano più permissive, sono predisposte a proteggerli e a giustificarli su tutto.
E’ facile così per questi figli scivolare in quella dipendenza emotiva che, in qualche modo, ostacola o addirittura congela il raggiungimento della propria autonomia.
Per gli uomini possono così crearsi delle difficoltà sulla via dell’emancipazione (non nella sfera economica ma in quella intima, dove è richiesta libertà interiore e la capacità di fare a meno del consenso e del giudizio degli altri ).
E tutto ciò avviene nonostante il fatto che, normalmente, l’uomo gode di una maggiore libertà d’azione e deve sopportare meno limitazioni in una società caratterizzata da modelli culturali dominanti tendenti a “proteggere” il maschio.
Instaurare un dialogo con sé, incontrare aspetti profondi della propria interiorità diviene un’impresa faticosa proprio perché i propri bisogni e desideri sono stati condizionati dalla madre in un primo momento e poi dalla moglie.
Love coaching: perchè gli uomini oggi sono in crisi?
Perchè si sentono spesso insofferenti e disorientati e soprattutto esprimono fragilità e insicurezza?
Forse dovremmo intanto domandarci se esiste ancora quella proverbiale tendenza della donna, tipica di altri tempi, a coltivare e a fortificare l’ideale dell’Io maschile.
Il “problema” è che le donne, scavalcando i limiti culturali, hanno cominciato in tempi più recenti a competere con gli uomini, si attivano per fare tutto quello che fanno gli uomini, hanno acqisito un senso critico che, inevitabilmente, deforma l’immagine maschile (facendo emergere aspetti meno idealizzati) e soprattutto hanno cominciato a rifiutare quel “ruolo” di spalla e sostenitrice dell’uomo.
Il risultato è che gli uomini trovano maggiori difficoltà a conservare potere e credibilità agli occhi dell’altro sesso e perdono progressivamente quella posizione privilegiata di cui spesso godevano in passato nel rapporto con la partner.
Si parla da sempre della crisi di mezz’età.
Dopo i quaranta, poco prima dei cinquanta… un’auto più potente magari dai colori sgargianti, un abbigliamento più giovanile, chi si rinfresca addirittura la tinta dei capelli, chi cerca un’avventura con una ragazza più giovane… e via su questa linea.
Perchè, ad un certo punto, certi uomini sentono il bisogno di uscire dalla routine in cui erano finiti e cercano ( a volte in maniera un po’ ridicola) di recuperare qualcosa che – per definizione – non torna.
Di fronte a questa “latitanza” femminile, gli uomini tentano di rimanere a galla instaurando nuove esperienze relazionali, creandosi così attorno altre occasioni per godere di consenso, ammirazione e sostegno femminile. Il tempo passa, il
bisogno di “conferme” e di ricostruire un’immagine unitaria di sè si fa più intenso e in questi casi sono frequenti le relazioni con donne più giovani.
Convincersi di valere perché ci si rispecchia negli occhi di qualcuno che ci idealizza e non è in grado di vederci in quella che è la nostra verità, è segno di grande vulnerabilità e debolezza: c’è il pericolo di perdere il contatto con la realtà e di allontanarsi definitivamente dai propri bisogni autentici e, soprattutto, dalla conoscenza di sé.
Maturare ha a che fare anche con la capacità di riflettere sui propri sentimenti, elaborare esperienze personali, comprendere emozioni profonde, accettare propri limiti.
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
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Un modello gestaltico per liberare il potere nascosto nelle relazioni di coppia
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