Love coach: l’amore è un cielo, vastissimo.
Essere in amore vuol dire mettere le ali. Ma naturalmente, il cielo infinito fa paura.
Inoltre lasciare andare l’ego è molto doloroso perché ci hanno insegnato a coltivarlo. Pensiamo che l’ego sia il nostro unico tesoro. L’abbiamo protetto, decorato, l’abbiamo lucidato in continuazione e, quando l’amore bussa alla porta, tutto ciò che ci occorre per innamorarci è mettere da parte l’ego: è doloroso, certo.
È il lavoro di tutta la tua vita, è tutto ciò che hai creato, questo ego orrendo, questa idea che sei separato dall’esistenza.
È un’idea brutta perché non è vera. È un’idea illusoria, ma la società esiste, è anzi basata proprio su questa idea che ogni persona è una persona, non una presenza.
Love coach: l’amore crea problemi; puoi evitarli, evitando l’amore.
Ma quelli sono i problemi essenziali! Bisogna affrontarli, viverli e passarci attraverso per andare oltre. L’unico modo per andare oltre, è di passarci attraverso.
Love coach: l’amore è l’unica cosa che valga la pena di fare. Tutto il resto è secondario – va benissimo se è di sostegno all’amore.
Tutto il resto è solo un mezzo, ma l’amore è il fine. Quindi, per quanto sia doloroso, entra nell’amore.
Se non entri nell’amore – come hanno deciso molte persone – rimani intrappolato all’interno di te stesso.Chi ama rimane vergine. Tutti gli amanti sono vergini.
La gente è interessata al sesso, perché il sesso non è pericoloso.È il fenomeno di un momento, non occorre coinvolgersi.
Love coach: l’amore è coinvolgimento, è impegno. Non è un fenomeno del momento. Quando ha messo le radici, può durare per sempre. Può diventare un impegno che dura tutta la vita.
L’amore ha bisogno di intimità; solo quando c’è intimità, l’altro diventa uno specchio. Quando ti incontri con una donna o un uomo a livello sessuale, in realtà non vi incontrate affatto, avete evitato l’anima dell’altra persona. Tu ne hai usato il corpo e sei fuggito, e anche l’altro ha usato il tuo corpo ed è fuggito. Non siete diventati abbastanza intimi da poter rivelare all’altro il vostro volto originario.
È doloroso, ma non evitarlo.
Se lo eviti, perdi la più grande opportunità di crescere. Entra in esso, con tutta la sua sofferenza, perché grazie alla sofferenza arriva una grande estasi. Sì, c’è agonia, ma da questa agonia nasce l’estasi.
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