Come love coach sono molte le domande a cui rispondo quando una persona si rivolge a me
per un supporto e sono molto diverse le esperienze di vita affettiva che mi si presentano quando inizio un percorso da love coach con chiunque voglia dare una svolta definitiva nella propria vita di relazione.
Come puoi evincere da questa lettura, che suggerisco vivamente, si può capire quanto non è facile relazionarsi con gli altri ed un love coach può essere per te un prezioso aiuto.
Abbiamo mai visto una persona in assenza di questo legame affettivo tanto cercato, oppure in condizioni in cui questo suo rapporto è minacciato e per qualche motivo lo sta perdendo? In quei casi, non abbiamo mai visto la persona come può essere egoista, chiusa, insensibile, e a volte anche cattiva e violenta verso l’oggetto che minaccia la sua stabilità affettiva? Ad esempio quasi sempre non proviamo affetto, e non parliamo con contatto onestà e amore verso la persona che ci porta via il partner, e anche verso il partner stesso che ci abbandona. Anzi spesso proviamo un distacco e una chiusura. Non si è amorevoli nel momento che abbiamo la nostra persona e tutto il nostro io ferito e sofferente a causa della nostra importantissima soddisfazione negata, ad esempio quando si viene lasciati dal marito o traditi. Quindi il nostro affetto dipende da ciò che gli altri fanno a noi? da come si comportano? Da quanta sicurezza, amore e tenerezza ci danno? Non siamo capaci di amare senza condizioni? Di essere aperti, sinceri e avere contatto sia con chi ci appaga che con chi ci tradisce le nostre soddisfazioni? Ecco come è fatto l’uomo: solo in assenza di dipendenze possiamo evidenziare le sue caratteristiche più profonde e sincere.
E non abbiamo mai visto, una persona dopo aver passato una profonda crisi per un distacco affettivo (ad esempio il marito lascia la moglie per un altra o viceversa), Cercare un altro legame altrove (magari con il bagaglio di una ferita e con più difese), e una volta trovato il legame, la stabilità e la tranquillità che si cerca. Non abbiamo mai visto al persona riconquistare uno stato dove di nuovo ci può essere dialogo, apertura, sensibilità e altruismo? E si ritorna in uno stato di apparente civiltà? Ma sempre dipendente dal legame affettivo con l’altra persona su cui, praticamente si ripone ogni aspettativa e tutto il proprio essere. La ricerca e la necessità di questo legame, insomma è più profonda delle caratteristiche che dicevamo prima per cui possiamo giudicare una persona Sensibile, onesta, altruista, chiara, coerente e affidabile.
Dove il legame viene minacciato, tutte queste caratteristiche della persona vengono minacciate, quando invece il legame è sicuro la persona si comporta bene. Queste caratteristiche quindi non sono intrinseche della persona ma sono dipendente dallo stato del legame affettivo che hanno con l’altro. Senza di esso sono mancanti, non hanno la forza ne la voglia di essere chiare oneste sincere affidabili aperte eccetera. Una persona vera e sincera fino in fondo dovrebbe esserlo in tutte le circostanze, e non solo nelle circostanze dove si ha quello che si vuole.
Non c’è umanità in condizioni di dipendenza, non c’è sincerità, non c’è vicinanza ne contatto e l’affetto è solo frutto di un baratto. In ultima analisi tutta la sincerità, la disponibilità, l’apertura, il contatto e la vicinanza c’è solo in funzione di quello che si vuole ottenere in termini ad esempio di: legame duraturo, protezione affettiva ecc. su cui si ripone la base di tutti i nostri sentimenti e tutto il nostro essere. Se si toglie la base o se solo si minaccia la base, e non si ha più quel guadagno emotivo che si cerca, non si ha più quel piacere, quella tranquillità e soddisfazione, allora si torna ad essere quello che siamo sempre stati nel profondo: Delle Bestie. Senza il guadagno cosa siamo? Siamo Premurosi? Sensibili? Ci interessa essere premurosi sensibili affidabili e sinceri? O perdiamo interesse ad essere altruista o onesti o affettuosi fino a che non riconquistiamo quel guadagno che cerchiamo? Questa nostra dose di ossigeno di cui abbiamo bisogno per comportarci come se fossimo sensibili e ascoltassimo l’altro? E allora c’è un vero ascolto se noi ascoltiamo solo in funzione di un guadagno? Se noi lo facciamo in funzione di una cosa in cambio, possiamo dire che in profondità, al di la di tutto, siamo persone che ascoltano? Che abbiamo contatto con l’altro?
Articolo di Marco Canestrari
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Anna De Angelis Love coach & Counselor
un po di curiosita mi porta a contattarla per saperne di piu,grazie a presto angelo