Come essere separati divorziati e felici

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Essere separati o divorziati per una coppia moderna è più comune di quanto si possa pensare e basta guardarsi intorno per rendersene conto.

Chi non ha un’amica, un amico, un parente o un conoscente che viva questa situazione?

Già, i buonisti e benpensanti direbbero che la legge del 1970 in Italia ha fatto più male che bene, per me resta solo una constatazione: quando una storia è finita è inutile cercare di fare Kintsugi.

Il Kintsugi, per chi non lo sapesse, è un’antica arte giapponese che aveva ed ha come scopo, quello di riparare oggetti in ceramica, utilizzando l’oro per saldare insieme i frammenti.

Ci abbiamo provato, abbiamo tentato in tutti i modi ma se passione, fiducia, cura dell’altro, impegno ecc. si sono affievoliti o peggio scomparsi, il giocatolo si è rotto e difficilmente può essere riparato.

Così, come non dare ragione a molte coachee che nelle sessioni di Love Coach  sempre più spesso mi dicono che prima di tradire preferiscono lasciare?

A mio avviso in questo c’è tanta coerenza.

Se poi pensiamo a una società che è cambiata, a una vita che è diventata più lunga per tutti per i progressi della scienza e della medicina, alla “liquidità” che finalmente sta prendendo piede, il quadro è abbastanza chiaro e a noi non resta che comprendere che si può essere separati /divorziati e felici.

Separazione e divorzio come affrontarli?

Se parliamo di divorzio, questo implica di certo che c’è stato un matrimonio alle spalle mentre, d’ora innanzi, quando parleremo di separazione, si parlerà sia della separazione legale sia della separazione extra-legale, ovvero quando due persone si lasciano senza essere di fatto sposate.

Vorrei prendere in considerazione, però, solo le separazioni “mature”, escludendo quelle tumultuose a “La guerra dei Roses” per intenderci, ovvero i tipici allontanamenti che non lasciano nulla se non l’amaro in bocca.

Oggi sono tantissime le coppie che decidono di tentare la strada della convivenza prima del matrimonio e, molte di esse, si sposano solo ed esclusivamente per contrarre il rito civile ed essere a tutti gli effetti per la legge marito e moglie con tutti i diritti connessi.

Sì perché malgrado la realtà fluida che ci circonda, dove oggi ad esempio sono riconosciute  le coppie di fatto o possono contrarre matrimonio anche le coppie omosessuali, se la coppia non è riconosciuta per legge può andare incontro a seri problemi.

Pensa a una coppia che convive da anni, se uno dei partner finisse in ospedale, l’altro, se non è “di fatto nulla”, non avrebbe diritto nemmeno a visitarlo, in situazioni gravi.

Ovviamente è un esempio, esasperato certo, infermieri e dottori sono uomini e donne che vivono nella nostra stessa realtà e chiudono entrambi gli occhi quando possono, ma la legge che dice?

Così, malgrado non si creda in questa istituzione, molte coppie convolano a nozze e possono parlare di marito e moglie, come se questo cambiasse qualcosa.

“Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo” scriveva Shakespeare.

Possiamo dargli torto?

Separati e divorziati

Complice anche la legge n. 55/2015, per molte coppie oggi sposate lasciarsi è molto semplice, basta una firma, qualche marca da bollo, presentarsi davanti a un funzionario comunale e il gioco è fatto, dopo ovviamente aver preso accordi e che gli avvocati abbiano trattato per conto delle parti.

Crescono le separazioni, crescono i divorzi ma i motivi sono solo legati alla facilità di farlo o c’è effettivamente qualcosa di più?

Se prendiamo in esame, ad esempio, l’età media delle persone che si lasciano, scopiamo un dato interessate: in media i mariti separati hanno 48 anni mentre le mogli 45 [Fonte] nonostante che oggi ci si sposa sempre più in tarda età.

Molte volte abbiamo detto che i 50 anni sono i nuovi 30.

La società è certamente cambiata.

Un tempo guai a rompere il “finché morte non vi separi”!

Del resto, si viveva molto meno rispetto a oggi, si facevano più figli, essere soli e sole non era visto di buon occhio.

Se una donna esprimeva se stessa era subito additata come “una poco di buono”, per non dire altro, mentre l’uomo era esaltato e fatto passare per un Don Giovanni o un Casanova.

Ricordo ancora quando da piccola iniziarono le dicerie nel paese riguardanti “i primi casi”, persone che sceglievano liberamente di prendere vie diverse.

Il solo fatto che se ne parlava non prometteva nulla di buono.

Oggi, per fortuna, essere separati o divorziati non fa più notizia ne genera stupore, l’importante è essere felici delle proprie scelte e ringraziare che siamo da questa parte del mondo che ci permette di farlo.

Ma come esserlo?

Essere separati, divorziati e felici

Che sia tu o il partner a deciderlo poco conta, metti da parte l’orgoglio ferito e il bambino che piange e pensa a ciò che il futuro ti riserva.

Hai avuto una storia, traumatica o meno, ti ha lasciato delle esperienze e queste, nel bene o nel male, ti serviranno in futuro.

Solo chi non si muove non commette errori, per questo motivo, smetti immediatamente di colpevolizzare te stesso o peggio gli altri: siete due persone che hanno incrociato il loro percorso e, quando la coppia, intesa come terza entità che si è creata, non ha avuto più nutrimento, non c’era più ragione per stare insieme.

Sì perché, come abbiamo più volte detto, essere felici è già una bella sfida quando si è soli.

In coppia è ancora più difficile.

Se non c’è l’alchimia giusta, infatti,  non ci saranno i presupposti per una sana crescita ed evoluzione in quando non ci sono le condizioni per essere sereni.

Quindi accettiamo ciò che è successo con una consapevolezza diversa: la vita ci mette di fronte solo ciò che possiamo superare quando siamo pronti per farlo.

I figli

Spesso, però, c’è un’altra risorsa che va amata, protetta e nutrita.

Quando pensiamo a persone separate o divorziate pensiamo a quell’individuo preso singolarmente ma dimentichiamo che dall’unione della coppia possa essere stato generato quanto di più bello ci sia: dei figli.

Come allora essere separati o divorziati, avere figli ed essere felici?

Premessa d’obbligo, anche in questo caso evito di parlare delle separazioni / divorzi tumultuosi dove questi innocenti sono trattati come merce di scambio e/o ricatto.

Parleremo solo di “separazioni mature”.

In cima a tutto deve esserci il loro benessere ma, mi chiedo e ti chiedo, come possiamo operare in tal senso se prima non stiamo bene con noi stessi?

Per questa ragione do spesso dei consigli “contro-corrente” che oggi voglio condividere anche con te.

Avere figli non significa essere per forza amico dell’altro genitore

La storia è finita.

Fino a quando lasceremo la posta socchiusa difficilmente la vita ci metterà di fronte un’altra persona con cui condividere un pezzo o tutta la strada.

Per i figli sei tu che conti, non il rapporto con il tuo ex, che chiaramente dovrà essere sempre improntato sull’eduzione, sul vivere civilmente ma non necessariamente presuppone affetto se questo non c’è più.

Il genitore non sei solo tu, ricordalo sempre

Soprattutto noi donne siamo disposte a tutto per i nostri figli, anche a sacrificarci e raramente sappiamo dire di “NO”.

Per stare bene con i tuoi figli devi prima di tutto stare bene con te stessa, e questo vale anche per i maschietti.

Siete in due, ognuno faccia la sua parte per il loro bene secondo le sue possibilità e, se questo non accade, sbatti i piedi.

Facciamo tante guerre inutili, lottiamo per ciò che conta.

Siamo uomini e donne

Da bambini ci chiedevamo spesso cosa succedesse il giorno in cui ci scoprivamo adulti.

Ti confesso una cosa, oggi sono ancora qui a chiedermelo non perché io noi mi senta adulta ma perché vivo costantemente nel qui e ora.

Siamo immersi nella nostra realtà fatta di emozioni e sentimenti, di giorni up e giorni down.

Non siamo dei robot e nemmeno dobbiamo pretenderlo di esserlo.

Siamo quel che siamo e il nostro essere ha prodotto queste splendide creature a cui dobbiamo solo donare amore per renderle autonome e in grado di camminare sulle loro gambe.

Essere una madre single o un padre single equivale a essere semplicemente una madre o un padre  e svolgere questa funzione, né più né meno.

Spesso per senso di colpa vorremmo fare di più, alcune volte per rabbia verso l’ex vorremmo fare di meno.

Guarda tutto dell’alto con oggi imparziali.

Di fronte a te ci sono i tuoi figli ed è la cosa più bella che ti sia mai successa.

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