Una delle più belle frasi che ho sentito diceva che l’amore è come il ‘Paso doble’, tutta una questione di ritmo, di tempo e di equilibrio.
Come si fa a dire che non è vero?
Soprattutto quando non viviamo una storia d’amore da tanto tempo, troppo tempo a volte, ci rendiamo conto spesso di due cose: da una parte che ci sentiamo pesci fuor d’acqua, sempre impacciati, insicuri, pieni di dubbi o di ansie, dall’altra che, quasi sempre, abbiamo velocità diverse rispetto al nostro partner.
C’è infatti chi procede spedito e chi lento e, se questo è giusto perché ognuno di noi ha i suoi tempi, può essere un problema se la relazione diventa stabile duratura.
L’amore una questione di tempo e di ritmo
Nella vita ognuno ha il suo ritmo.
C’è chi prende le cose di petto e chi preferisce aspettare per poi agire.
Impulsivo o riflessivo?
Non c’è un modo corretto per affrontare le cose, dipende dalla nostra esperienza di vita.
Così, anche in amore, in un rapporto possono esserci partner che hanno due velocità.
Questo sostanzialmente non è un problema perché, come abbiamo più volte detto, nella coppia idealmente i due partner dovrebbero camminare insieme verso una meta fianco a fianco tenendosi per mano, ma in pratica ci sarà sempre uno che tira l’altro, spesso alternandosi.
Inoltre è fisiologico: la vita che è fatta di sali e scendi e di curve e, quando uno stanco, l’altro prende le redini in mano.
Allora dov’è il problema?
Specie all’inizio di un rapporto, l’impulsività dell’altro può spaventare.
Dobbiamo abituarci/riabituarci ad avere una persona al nostro fianco e, se siamo riflessivi, prima di abbandonarci abbiamo bisogno di conoscerci un minimo. Per farlo occorre tempo.
Dando per scontato che tu abbia compreso che molte persone nascondono le loro fragilità dietro una maschera tanto quanto i loro lati ombra e che, quindi, non possiamo essere certi al 100% chi abbiamo davanti, cosa possiamo fare per venirci incontro se ciò accadesse?
L’amore ha bisogno di tempo
Il ritmo, in generale, è una successione d’impulsi o fenomeni intervallati tra loro da uno spazio di tempo più o meno regolare e costante, scandito dal tempo.
Bruciare le tappe è spesso l’errore più grande che una coppia appena nata possa fare.
Viviamo nell’era del tutto e subito, questo per inciso lo sappiamo un po’ tutti, ma il vero amore ha bisogno dei suoi tempi per crescere e maturare, è una maratona non una corsa dei cento metri.
Non è affatto difficile in una coppia, soprattutto all’inizio della storia, trovare uno dei partner che parte in quarta o uno che parte con il freno a mano tirato o peggio entrambi i casi.
Che fare quando questo accade? Come comportarsi?
Ritmo, tempo e melodia in amore
Rispetto e comprensione sono le parole da utilizzare.
Se vogliamo che la storia sia stabile e duratura e non una fiammata di qualche minuto, i partner devono imparare subito a rispettare i tempi dell’altro, ovvio non è semplice, ma possono venirsi incontro.
È d’obbligo in questa fase evitare di farsi film mentali che non servono proprio a niente e a nessuno.
Il tuo partner è lì, parlaci e chiedi, ti risponderà senz’altro se tiene a voi.
Anche questo è un modo di conoscersi e scoprire la propria intimità imparando a fidarsi gli uni degli altri.
Alle parole, però, devono seguire i fatti e anche se questo rappresenta un sacrificio, ricordiamoci che stai investendo per un futuro in comune.
L’amore è anche consapevolezza
Perché premere sull’acceleratore quando possiamo gustarci il viaggio?
Un “Ti amo”, andare a vivere insieme, persino fare l’amore, sposarsi, mettere su famiglia, fare un figlio sono tutti processi che richiedono la giusta consapevolezza perché stiamo parlando della nostra vita.
D’altro canto, ostruire la fluidità del tempo, indipendentemente che sia un partner o l’altro a farlo, ostacolandola in maniera a volte cocciuta, porta inevitabilmente a diventare consapevoli che nella storia che stiamo vivendo, probabilmente, qualcosa non torna, sempre che siano passati i tempi giusti.
Di contro, però, quali sono questi tempi giusti?
Un mese, un anno, dieci anni?
Se e solo se ci rendiamo conto che stiamo davvero correndo, potremmo modellarci verso un tempo considerato normale decelerando, come, se e solo se ci rendiamo effettivamente conto che stiamo perdendo terreno potremmo iniziare ad accelerare il passo.
È proprio questa ritrovata consapevolezza che ci svelerà se il problema siamo noi stessi o c’è un problema nella coppia.
Stiamo facendo il giusto andando incontro all’altro, ce la stiamo mettendo tutta e se questo non porterà da nessuna parte, avremo l’animo sereno anche per chiudere la porta.
In una coppia giovane, oserei dire acerba, questo è normale.
Quando, però, siamo davanti a una coppia abbastanza matura, la vita ha intessuto un filo rosso che unisce i due partner e l’essere troppo veloci o troppo lenti può spezzarlo.
Guardatevi negli occhi.
Solo così potrete venirvi incontro a metà strada e, chi sa, un giorno addirittura camminare fianco a fianco alla stessa andatura.
Non ci sono segreti, a volte basta davvero poco per essere felici.
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