C’è un mistero che attaglia la mente di tantissime persone, soprattutto i giovani: come rompere il ghiaccio quando si conoscono persone nuove.
Sì, certo, è sempre la stessa storia..
Se abbiamo difronte qualcuna o qualcuno che non ci interessa minimamente siamo le persone più loquaci di questo mondo ma, non appena la situazione si fa seria, perdiamo il dono della parola..
Timidezza? Paura? Timore del rifiuto?.
Tanti sono i fattori in gioco ma spesso ci dimentichiamo del più importante..
Succede, e come se succede!
Nei corsi e ricorsi storici della vita ci caschiamo sempre e attraiamo sempre gli uomini.
Avevamo giurato a noi stesse che era l’ultima volta, che non l’avremmo fatto ancora, ma anche questa è andata ed è finita sempre allo stesso modo.
Ma perché ci troviamo sempre in questa situazione e soprattutto si può uscirne?
Tutti gli uomini sono bugiardi, incostanti, falsi, chiacchieroni, infantili, orgogliosi, vili, vigliacchi e sensuali, tutte le donne sono perfide, vanitose, artificiose, curiose e depravate, ma se c’è al mondo una cosa santa e sublime è l’unione di questi due esseri così imperfetti…
Alfred de Musset
Sembrano parole scritte da un poeta di quest’epoca, invece de Musset è nato a Parigi nel 1810, straordinario vero?
Certo bei tempi quelli degli SMS e dei telefonini con la ricarica da 10 Euro che doveva bastarci un mese.
Si mandava un messaggino ma non si stava appiccicati al cellulare ossessivamente, tranne quando arrivava il periodo delle “Christmas cards”, forse alcuni di noi se le ricorderanno :).
L’altro giorno, invece, io mi sono ricordata della moda degli squilli, roba da giovani dell’epoca s’intende.
Bastava uno squillo per far sapere alla persona che la stavamo pensando.
Un solo squillo racchiudeva un mondo.
Oggi, invece, con internet e Whatsapp tutto è cambiato e dobbiamo fare i conti con infinite chat aperte e visualizzazioni a cui non ci sono risposte.
La comunic-azione in una coppia è fondatale ok, ma di cosa parlare con una persona che ci piace ancora prima che si possa effettivamente parlare di coppia?
Già perché da sempre diciamo che, se l’attrazione fisica è importante, questa da sola non basta se il nostro intendo è quello di costruire qualcosa di solido nel tempo.
Dobbiamo necessariamente instaurare un dialogo con l’altra persona per conoscerla e farci conoscere ed ecco che gli argomenti di cui parlare e gli argomenti tabù, almeno nel primo periodo possono darci una road map da seguire.
Esiste, da che mondo è mondo, un’arte che potenzialmente tutti hanno molto potente: l’arte della seduzione.
Alcuni la manifestano naturalmente, fin dalla tenera età, altri hanno bisogno di un booster per risvegliarla.
L’essere naturalmente seduttivi fa parte della natura umana, questo per diversi motivi, anche se spesso non ce ne rendiamo conto.
Oggi tutto intorno ci rammenda che, per vivere e non sopravvivere, dobbiamo necessariamente apprendere l’arte di amare sé stessi.
Sì perché fino a quando non comprendiamo che amarsi è l’unica via per vivere nel modo corretto e affrontare il mondo, di strada ne faremo ben poca.
Purtroppo, però, amare sé stessi è tutt’altro che semplice e, nel contempo, risulta complicatissimo farlo quando, fino a ieri, eravamo i peggiori nemici di noi stessi.
Sì, non tutti lo sanno ma questo “stano” sentimento segue sempre degli step ed ecco perché sociologi, psicologici, psicoterapeuti e counselor oggi concordano per le queste quattro fasi dell’amore.
Ok, come si vive l’amore in un rapporto di coppia è sempre soggettivo, lo ammetto, ma proprio perché tutti e proprio tutti siamo essere umani, anche questo sentimento segue degli schemi precisi.
Pronti a partire?
Saper comunicare nella coppia è fondamentale se vogliamo davvero che una relazione duri, questo dovrebbe già essere noto ma prima di “sapere” c’è il farlo davvero e, a quanto pare, non tutti hanno capito quanto questo sia importante.
Ammettiamolo, dopo aver attratto il partner giusto, dopo aver scoperto di essere innamorati e magari anche ricambiati, tante coppie finiscono ingoiate nella routine quotidiana e questo accade ben prima dei fatidici 3 anni.