Rapporto di coppia: si possono amare due persone contemporaneamente?
Non c’è dubbio che questo sia uno degli argomenti più dibattuti nel rapporto di coppia. Penso a quanti film, libri e canzoni si sono ispirati a storie di amanti combattuti tra passione e amori tranquilli.
Cominciamo col dire che non esiste una persona capace di soddisfare tutti i nostri bisogni; inoltre, con il passare del tempo, ciò che in una persona ci appariva meraviglioso, può diventare insufficiente o addirittura frustrante nel rapporto di coppia.
L’esperienza di sentirsi innamorati di due persone, si verifica di solito, per la prima volta, durante il periodo adolescenziale, quando si è alla ricerca della nostra identità e, quindi, stiamo cercando di capire chi e che cosa ci piace e ci fa stare bene.
Durante la vita adulta frequentare due persone contemporaneamente può avere vari significati e può avvenire a causa di una molteplicità di cause.
Spesso si comincia con una lieve insoddisfazione verso il proprio rapporto di coppia; ci si sente frustrati in alcuni bisogni e si comincia così ad essere più sensibili al richiamo di altri potenziali partner “mantenendo” in piedi il rapporto di coppia principale.
Una volta individuato e conquistato il nostro nuovo amore, esso ci appare perfetto e ci sentiamo al settimo cielo ed al contempo iniziamo a porci mille quesiti: “Cosa sto facendo?”, “Perché è capitato proprio a me?” “Chi amo veramente?”
Tutte domande alle quali non troveremo risposta se non prendendo coscienza di ciò che ci muove verso un altro e di quali meccanismi psicologici mettiamo in atto nella ricerca di un partner.
Ognuno di noi ha impressa nel proprio inconscio l’immagine dell’uomo o della donna ideale; questa immagine è il frutto di esperienze avvenute durante la nostra infanzia: il modo di fare dei nostri genitori e delle persone che si sono occupate di noi, i loro visi, il modo in cui comunicavano con noi…..
Ogni volta che ci sentiamo attratti da una persona e’ come se cercassimo di far aderire questa immagine IDEALE a quella REALE.
Più la persona ci vive accanto meno diventa IDEALE: la routine, le difficoltà, l’occuparsi dei figli e l’eccessiva conoscenza della persona spengono con il tempo il nostro entusiasmo e la nostra sensibilità verso l’altro.
Così capita di proiettare il nostro desiderio di un partner IDEALE al di fuori del rapporto di coppia.
Al di là dei facili giudizi sulle persone che si trovano a vivere una doppia vita, queste situazioni, frequentemente, sono causa di sofferenza e inquietudine, soprattutto per le donne.
Ci si sente incastrate, senza via d’uscita e incapaci di fare una scelta. Se queste situazioni si prolungano nel tempo le persona esterna alla coppia diventa sempre più parte della nostra vita e pian piano riusciamo a vederne pregi e difetti; comincia così la fase in cui ci si rende conto di provare un gran bene per due persone che sono diventante entrambe tremendamente REALI .
Chuck Spezzano, nel sul libro: “Se ti ferisce non è amore”, ipotizza che il legarsi sentimentalmente a due persone sia in qualche modo collegato alle nostre difficoltà a ricevere amore da entrambi i genitori. Come si esce da questa empasse?
Forse dovremmo solo chiederci se quello che stiamo cercando non è stato sempre dentro di noi ……….. e sì, perché non c’è niente che possiamo vedere in altro che prima non abbiamo visto in noi stessi.
Smettiamola di tormentarci e sentirci in colpa e vediamo le cose per quello che sono: abbiamo amato perché avevano tanto da offrire e abbiamo sofferto perché nella ricerca di noi stessi dovevamo fare alcune esperienze.
Fermiamoci e lasciamo che la persona giusta si avvicini a noi e ricordiamoci che siamo sempre COMPLETI, anche se per accorgercene abbiamo avuto bisogno di qualcun altro……….
Anna De Angelis
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