Il rapporto di coppia esige una costruzione costante e paziente da parte di entrambi, sperimentando difficoltà e impegno.
L’incontro di due persone porta all’avvicinamento di pensieri, modalità, abitudini, valori, linguaggi e simboli diversi, che necessitano quindi di conoscenza e di affiatamento.
Sono due mondi che vengono in contatto e che richiedono a entrambi rispetto, apertura, adattamento, pazienza.
Se vissuta in modo corretto, la relazione di coppia rappresenta un’esperienza di vera crescita: la fiducia che si stabilisce tra persone che si stimano porta a comunicare profondamente e a consapevolizzare aspetti di sé più nascosti, arrivando a sperimentare in modo sempre più autentico il sentimento dell’amore.
Ogni rapporto di coppia incomincia con un incontro, uno sguardo, un sorriso, una parola.
Un po’ alla volta ci si rende conto che si sta bene insieme, che si prova interesse l’uno per l’altro e si prova a rivelare qualcosa di sé. Si sperimenta la gioia dell’incontro, la trepidazione dell’attesa, un sentimento di attrazione che rende felici, il desiderio di stare da soli per parlarsi, comunicare e manifestare gesti d’affetto.
E’ il momento dell’innamoramento, incontrollabile e spontaneo.
Entrambi desiderano uscire dal sistema chiuso della propria personalità e aprirsi a pensare, progettare e decidere tenendo presente la personalità dell’altro, le sue aspirazioni ,interessi e bisogni.
E’ il progressivo influenzamento del mondo dell’uno nel mondo dell’altro, con un continuo arricchimento di significati e sentimenti.
E’ un’esperienza gioiosa, entusiasmante, ma anche impegnativa.
E’ l’incontro di due storie e di esperienze di vita diverse e quindi di due mondi interiori, di due percezioni della realtà diversi.La ricchezza dell’incontro accade se ognuno rispetta la personalità dell’altro e lo aiuta a realizzarsi.
I partner, nella scelta di stare insieme, di camminare e costruire (partendo da due realtà) una realtà nuova, sperimentano l’amore: essere disponibili a donarsi all’altro per contribuire alla sua crescita evolutiva e spirituale.
Alcuni aspetti diventeranno basilari nella creazione del rapporto di coppia, come:
- l’attenzione e il rispetto alla persona in quanto tale e prima di ogni altra cosa, quindi rispetto di sé e dell’altro, di ciò che egli è stato e che è;
- la non pretesa che diventi ciò che vorrei che fosse;
- la stima di sé e dell’altro, avendo fiducia nelle proprie e nelle altrui potenzialità, accettandosi e accettando tutto ciò che costituisce il patrimonio personale di entrambi;
- il realismo della propria e dell’altrui possibilità, chiamando per nome pregi e difetti;
- la trasparenza nel mostrarsi nell’autenticità, avendo il coraggio di comunicare all’altro i propri sentimenti profondi;
- la meraviglia dell’altro per come è, scoprendo ogni giorno il lato buono, gioendo e meravigliandoci di queste continue scoperte che rivitalizzano il rapporto;
- la gioia nel farsi dono continuo e costante all’altro, con disponibilità e disinteressamento.
Un aspetto fondamentale per la buona riuscita di un rapporto di coppia è la stima per se stesso (la giusta percezione del suo valore) che ognuno dei partner deve avere.
Si evita così il pericolo di scaricare sull’altro il proprio senso di inadeguatezza, ingaggiando modalità di richiesta di conferma continua, di dipendenza dal riconoscimento, che lasciano comunque insoddisfatti, che non permettono di raggiungere la serenità.
Nulla di quello che l’altro farà o dirà per dimostrarci il suo amore sarà mai sufficiente proprio perché noi stessi non ci consideriamo degni o meritevoli del suo amore.
Se non si è contenti di se stessi, ci sono poche possibilità di attrarre un compagno degno; e anche se ciò accadesse, non credendo di meritarlo, o lo rifiuteremmo o saboteremmo la relazione in una infinità di nodi inconsapevoli.
La premessa fondamentale è che tutte le nostre relazioni sono basate su quella che abbiamo con noi stessi. Non possiamo infatti imparare ad amare gli altri se non riusciamo ad amare noi stessi.
L’articolo inizia qui:
Rapporto di coppia: la consapevolezza nella relazione, 1° parte
0 commenti
Trackback/Pingback