Problemi di coppia: non ti amo più come una volta
L’avvento dell’istituto del divorzio, negli anni 70, ha modificato la percezione psicologica del significato e del valore del matrimonio.
Se prima il matrimonio era un fondamento della società civile che veniva anteposto anche del benessere della coppia e che spesso serviva a ingrandire patrimoni o poteri, dagli anni 70 in poi diventa un concetto molto più astratto e legato ai sentimenti.
Da un punto di vista relazionale si tratta di una grande conquista umana. Non ci si sposa più con matrimoni combinati, per unire una cascina o per volontà di altri. Ci si sposa perché ci si ama.
C’è però un aspetto che, troppo poco considerato, ha portato l’istituto del matrimonio in grande crisi.
Sembrerebbe che lo stare insieme in coppia sia un concetto idealizzato, ci si ama quindi ci si sposa, se l’amore non c’è più ci si lascia.
Molte coppie rompono il matrimonio con giustificazioni del tipo: “perché non provo più quello che provavo prima”, senza impegnarsi a risolvere i problemi di coppia.
Tutto ciò mette in discussione l’istituto stesso del matrimonio ( e forse per questa ragione le coppie che decidono di sposarsi sono sempre meno frequenti) perché siamo tutti consapevoli che l’amore con il tempo sembra svanire.
O forse sarebbe necessario capire meglio cosa si intende con “amore” e accordarci sul fatto l’amore con il tempo non svanisce ma cambia forma. Non è pensabile restare “innamorati” per tutta una vita.
L’innamoramento è una fase molto precisa della vita di una coppia che ha caratteristiche speciali anche dal punto di vista ormonale. Quando si è innamorati “si perde la testa”. L’attrazione verso l’altro è così forte da far passare tutto il resto in secondo piano. Ma proprio perché così intenso è un periodo limitato nel tempo. Alcuni dicono duri circa sei mesi altri arrivano fino a ipotizzare 18 mesi. Ma tutti gli studiosi sono concordi nel dire che sia una fase limitata nel tempo, non si è consapevoli di questo, quando iniziano i problemi di coppia.
Se ci pensiamo bene questa cosa ha un senso nella nostra vita. La coppia dovrà affrontare scelte importanti, lavorative, l’acquisto di casa, la nascita di figli, scelte educative e così via. Come potrebbe farlo se i due partner restassero per sempre innamorati e il cui pensiero principale restasse l’attrazione verso l’altro?
Così la natura ha previsto per una coppia stabile l’attivazione di altri ormoni, più legati allo stare bene insieme, al volersi bene al ritrovarsi.In questo modo la coppia entra nella fase dell’amore maturo, della quotidianità e lavora sul progetto di vita condiviso.
Stare in coppia non significa essere innamorati, o almeno non esserlo per sempre, significa invece desiderare la vicinanza dell’altro, condividere un progetto di vita, avere interessi comuni e impegnarsi perché il progetto possa andare avanti, continuamente adattato alle nuove sfide che la vita pone di fronte all’individuo e alla coppia.
Vivere in coppia non è facile, richiede impegno e capacità di adattamento ma la sensazione di vivere un amore profondo, maturo, che sa superare le crisi, è un obiettivo per cui vale la pena lottare.
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