Quante volte ci sarà capitato, di fronte ad una decisione importante e radicale della nostra vita, di fermarci a lungo a riflettere, valutando attentamente tutti i possibili pro e contro delle nostre scelte?
Del resto una scelta decisionale importante, a livello lavorativo, famigliare, affettivo, deve essere matura e responsabile e, per farlo, deve contare su ragione, logica e considerazione attenta di tutti gli elementi coinvolti: nulla di più sbagliato!
Secondo gli studi più recenti, condotti da psicologi e neuroscienziati tedeschi ed inglesi, sembra infatti che tutti quelle decisioni basate su logica economica e ragione sono destinate inevitabilmente ad essere fallimentari, mentre le vere decisioni “intelligenti” sono basate su istinto ed emotività.
Ma non è finita qui: tutte quelle persone che si affidano ai sentimenti ed imparano a migliorare la loro capacità di reagire a percezioni razionali ed emotive, risultano più felici, ed addirittura più sane.
Ma perchè allora, quando ci troviamo di fronte ad una scelta, consideriamo più saggio l’uso della logica razionale, che frena ed inibisce la nostra emotività?
Secondo gli studiosi si tratta di un condizionamento assai comune nella società, in parte legato all’attitudine naturale dell’uomo alla classificazione razionale della realtà che lo circonda, così da controllarla e comprenderla; detto in altre parole, l’uomo trova più facile dominare la realtà con la ragione, con categorie stabile e semplici, piuttosto che affidandosi ai meccanismi imprevedibili dell’emotività.
Ed è così abituato a farlo nella società attuale, da riuscire solo con fatica a gestire le emozioni o le reazioni fisiche o, ancor peggio, a dar retta al proprio subconscio al proprio istinto.
Quando ci si trova ad affrontare una scelta importante, bisogna eliminare logica e raziocinio, che spesso ci portano a compiere scelte “forzate”, magari assolutamente contrarie a ciò che ci piace fare o a quelli che sono i nostri interessi, ed è invece fondamentale imparare a riconoscere cosa ci suggerisce l’istinto ed la nostra interiorità emotiva.
Il cervello infatti utilizza, in questi casi, due meccanismi di valutazione: la logica, che è un meccanismo lento, poichè valuta tutti i fattori coinvolti e le conseguenze anche secondarie, el’istinto o la tendenza all’emotività, che in frazioni di secondo, portano a considerare situazione e decisione più adatta, facendo riferimento soprattutto ad esperienze passate o a residui di istinti primordiali.
Spesso accade che il nostro autocontrollo ci porti a far prevalere la ragione sull’istinto, rifiutando tutte quelle reazioni decisionali automatiche edc incontrollate.
Secondo quanto affermato dalle attuali ricerche, per vivere in maniera sana, superare disagi e frustrazioni, bisognerebbe basare l’80 per cento delle proprie scelte sull’istinto e solo il 20 per cento sull’autocontrollo imposto dalla ragione.
In caso contrario, si compiono scelte fallimentari, che nel breve termine possono appagarci o risultare adeguate ai nostri progetti, ma a lungo termine non sono in grado di soddisfare i nostri bisogni emotivi e la nostra naturale tendenza alla ricerca della felicità.
E le conseguenze negative di tali “forzature”, non tardano ad arrivare: stress ed irritabilità cronica, disordini e disturbi alimentari, alterazione del carattere e dei comportamenti, depressione e disturbi psicosomatici.
Cosa occorre dunque fare per migliorare il nostro benessere emotivo e compiere scelte decisionali importanti nella maniera più vincente?
Se pensiamo di riuscire, con pochi consigli, ad arrivare alla sicurezza della scelta migliore e crediamo di far cessare il carico di ansie e di paure che il processo decisionale può innescare in noi, siamo assolutamente fuori strada. Scegliere, è per definizione un processo che comporta instabilità e precarietà nella nostra psiche, perchè vuol dire affrontare il passaggio da una condizione conosciuta e già interiorizzata a fondo, ad una che dobbiamo ancora comprendere e conquistare.
Possiamo però, con il tempo e, soprattutto, imparando ad ascoltarci meglio, arrivare a delle scelte più “lungimiranti”, che ci facciano stare meglio e sereni con noi stessi. Per farlo, la via migliore è quella di dar retta alle proprie sensazioni, senza però esagerare: ascoltare il proprio istinto, non vuol dire farlo in ogni occasione e, soprattutto in maniera sconsiderata e controproducente.
La soluzione migliore è quella di valutare bene la situazione che ci si prospetta, prendendoci il tempo necessario per reperire informazioni di qualità molto alta, utili a trarre le giuste considerazioni.
Successivamente è bene capire anche cosa ci sta suggerendo il nostro istinto, le reazioni emotive alla nuova situazione.
Se impariamo a mettere in atto correttamente tali due processi, arriveremo sicuramente alla soluzione più adatta a noi e più utile al nostro benessere.
E, forse, rimarremo stupiti del fatto che, molto spesso, pur agendo in maniera tanto diversa ed utilizzando aree diverse del nostro cervello, istinto e pensiero razionale possono indicarci la stessa risposta.
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