Tutti gli uomini sono bugiardi, incostanti, falsi, chiacchieroni, infantili, orgogliosi, vili, vigliacchi e sensuali, tutte le donne sono perfide, vanitose, artificiose, curiose e depravate, ma se c’è al mondo una cosa santa e sublime è l’unione di questi due esseri così imperfetti…
Alfred de Musset
Sembrano parole scritte da un poeta di quest’epoca, invece de Musset è nato a Parigi nel 1810, straordinario vero?
Se c’è una cosa sicura è questa: ieri come oggi, il bello e dannato attirava e seduceva è gli uomini da che mondo è mondo vogliono accanto donne con una certa esperienza che possano dargli quel qualcosa in più.
De resto non si dice forse che “Le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto”?
Allora, cantando “Grande grande grande” di Mina, proviamo a capirci qualcosa in più sul reale motivo per cui, soprattutto ad una certa età, il bravo ragazzo o la brava ragazza finiscono spesso in panchina.
Il bello e dannato vs il bravo ragazzo
Almeno sulla carta, se mettessimo sul ring queste due tipologie di maschi e in giuria 5 ragazze, non ci sarebbe partita: il bello e dannato, lo stro**o di turno vincerebbe con le mani legate.
Certo ci sarà sicuramente lì fuori qualche ragazza un po’ più matura che preferirebbe avere un uomo al suo fianco gentile, comprensivo, educato, pronto all’ascolto ma sappiamo che è una risicata percentuale che conferma solo la regola.
Sì, la donna vuole un uomo Alpha al suo fianco e si accontenta del lupetto di serie B solo quando non può fare altrimenti.
Ricercare i motivi atavici che spingono in questa direzione è alquanto semplice.
Siamo Essere evoluti come specie umana ma pur sempre dei mammiferi.
Il nostro istinto è proteso verso la conservazione e, sopravvivenza e riproduzione, sono ciò che ci ha tenuti in vita in tutti questi millenni.
La “femmina” cercava, cerca e cercherà un compagno che possa proteggere lei e i suoi “cuccioli” e chi può farlo meglio di un capobranco?
Così, nei corsi e ricorsi storici, pur cambiando epoca e mode, la donna è stata, è e sarà sempre attratta dal maschio più potente in circolazione, con quello che “potenza” significa rispetto all’epoca in cui si vive.
Se un tempo, infatti, vigeva la regola della clava, oggi “avere potere” significa altro.
La femme fatale vs la brava ragazza
Ok la donna ma l’uomo cosa cerca?
Parallelamente, sempre per l’istinto di conservazione, l’uomo cercherà istintivamente la donna “migliore”, secondo i canoni dell’epoca, perché la specie prosegua.
Di certo è vera una cosa: la bellezza è negli occhi di guarda e ogni uomo ha gusti e preferenze.
Questo, però, è anche vero in parte.
Sappiamo che la prima vera attrazione è sempre di tipo fisico, ne abbiamo parlato nelle 4 fasi dell’amore se ricordi.
Oggi, con il mondo a portata di un click, è molto più chiara una cosa: la bellezza esteriore percepita dipende da molti fattori e varia in base alla cultura di un popolo.
Sapevi, ad esempio, che in Africa e più precisamente in Etiopia c’è una tribù, i Me en, in cui le donne sono attratte dai maschi con la pancia più grossa?
E già, in Italia l’uomo pancione non attira mentre in altre culture è quasi venerato.
I canoni estetici, quindi, variano tantissimo e, a veder bene, cambiano anche in maniera velocissima nelle varie epoche.
La donna giunonica, la femme fatale, la Jessica Rabbit di turno attrarrà sempre l’uomo per vari motivi, sia da un punto di vista pratico sia da un punto di vista erotico.
Le donne con le forme al posto giusto sono rassicuranti per il maschio in quanto rimandano inconsciamente immagini legate alla maternità.
La donna giunonica trasmette anche l’immagine di una femmina che sa come prendersi cura dei propri cari, senza dimenticare che, seni abbondanti come fianchi larghi fanno pensare a un gentil sesso in grado di procreare e accudire la propria prole al meglio.
Stiamo però parlando d’inconscio e ciò che succede nella parte conscia a volte stride.
Oggi sappiamo, almeno in questa parte del mondo, che alcuni uomini sono attratti da donne più filiformi rovesciando anche questa certezza.
Se questo è vero, però, è vero anche che ciò che è bello lo resta per tutti.
Se un uomo ha difronte una donna oggettivamente bella, al massimo potrà pensare che sia “carina” ma mai che sia brutta.
La bellezza è soggettiva od oggettiva?
Bello: capace di provocare un’attrazione fisica o spirituale fine a sé stessa, in quanto degno di essere ammirato e contemplato.
La bellezza, a mio avviso è sia soggettiva che oggettiva.
Come possono, in effetti, un bell’uomo o una bella donna essere reputati brutti?
Ipotizziamo una scala di valori da 1 a 10 in cui 1 è il brutto assoluto e 10 è il top della bellezza.
Ciò che ho sperimentato nelle mie sessioni di Love Coaching parlando con centinaia di clienti e che, solo l’assoluto resta tale mentre tutto quello che è nel mezzo diventa soggettivo.
In altre parole, ciò che è brutto (da 1, 2, 3) o bello (da 8, 9, 10) lo sarà sempre per tutti mentre ciò che è nel mezzo varia.
Ecco perché c’è una speranza per tutti.
C’è qualcuno anche per me?
Oggi per tutti c’è una chance basta comprendere che tutti, a nostro modo, possiamo essere seduttivi, perché ognuno di noi è diverso e ha delle carte nel mazzo da giocare.
Il problema è che questo aspetto si conosce poco.
Facendo quello che hai sempre fatto, otterrai sempre gli stessi risultati.
Non serve essere “bello o dannato” o una “femme fatale” per trovare l’incastro perfetto, occorre solo essere chi siamo al meglio delle nostre possibilità.
Cerchi l’amore o solo un’avventura?
È una maratona non una corsa da centro metri e, come non metteresti mai una pettorina per affrontare una 40 Km senza essere preparato, non puoi buttarti da quest’areo senza paracadute sperando che tutto vada bene.
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