Si sa, forse per un discorso prettamente evolutivo, almeno all’inizio è la donna che comanda il gioco e capire se le piaci è certamente uno degli aspetti più importanti che ti faranno mandare il messaggio WhatsApp o meno il giorno dopo.
Sì perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e, anche se, come abbiamo più volte detto, all’inizio ogni relazione deve essere presa con estrema leggerezza, nel primo step delle 4 fasi dell’amore, l’infatuazione, l’attrazione, gioca un ruolo fondamentale e i primi minuti sono sempre vitali.
Del resto, come tutti ci ricordano oggi, abbiamo poco tempo per colpire e fare centro, affinché scatti quel qualcosa in più ma per fortuna ci sono dei segnali che possiamo cogliere anche per aggiustare il tiro durante la conoscenza.
Allora come capire se le piaci davvero?
Guardiamo tutto un po’ più da vicino.
Capire se le piaci
Da sempre ci dicono che le donne amano il lato B, anche se questo è molto relativo, considerato che di lati B maschili come quelli femminili ne esistono di tutti i tipi e misure e ognuna avrà la sua preferenza.
Se chiedi a una donna, però, qual è la prima cosa che guarda, tante ti risponderanno invece gli occhi, il sorriso e le mani.
Capire il motivo del perché ci si sofferma su questi particolari, di cui farebbero parte anche i capelli se non fosse che oggi molti uomini non possono più fare sfoggio di una chioma fluente come accadeva in passato, è molto semplice.
Siamo animali sociali, certo, ma facciamo parte sempre della specie dei mammiferi e come tali, la donna cerca sempre l’uomo, il maschio Alfa, che possa proteggerla e proteggere la sua prole, garantendole piena soddisfazione agli istinti primordiali di sopravvivenza e riproduzione.
I denti, i capelli sono da sempre indice di cura e buona salute e, anche se non lo si pensa in maniera cosciente, il nostro inconscio ci porta a osservare sempre questi particolari.
Le mani, che in uomo dovrebbero essere per molte donne sempre curate, grandi e non per forza illibate, anzi se un po’ rudi anche meglio, rappresentano non solo il primo possibile contatto ma anche la visione della “fatica” che il maschio è disposto a sopportare.
Gli occhi, come dicono in tanti, sono lo specchio dell’anima da cui si possono capire tante cose.
Un uomo in grado di mantenere il contatto visivo, specie al primo appuntamento quando l’imbarazzo è il padrone assoluto, ha già fatto certamente centro.
Da questi piccoli aspetti, quindi, i maschietti possono già tirare qualche conclusione.
Ok, non sappiamo realmente chi abbiamo di fronte, non sappiamo delle volte nemmeno come e quando potremmo trovarci di fronte la donna ideale.
Anche per questo motivo, considerato che potenzialmente molte di noi si soffermano su questi aspetti, perché non prendersene cura maggiormente?
Perché di questo di tratta, nient’altro: prendersi cura di se stessi, curare la propria salute, volersi bene.
Si ok andare dall’igienista dentale costicchia ma non credi che valga la pena fare qualche sacrificio in più per essere un po’ più sicuri?
Nessuna di noi dice di rivolgersi a un’estetista, almeno quello lasciatecelo, ma avete idea di cosa si prova ad avere due mani addosso di carta vetrata sulla nostra pelle delicata?
Una crema può fare tanta differenza.
Fatte queste premesse, passiamo al sodo, come capire se le piaci e che l’appuntamento sta in qualche modo prendendo la piega giusta?
Il linguaggio, la comunicazione, la vita reale
Dati alla mano, quando si crea rapport tra due persone che sono una di fronte all’altra, il linguaggio del corpo (il non verbale) è ciò che dovrebbe essere preso maggiormente in considerazione e il verbale, ossia cosa effettivamente si dice, rappresenta sempre la minima parte.
Mentre il corpo raramente mente, le parole possono essere espresse male anche per via degli stati d’animo che si vivono in quei momenti.
Quando si scrive, d’altronde, abbiamo il tempo di pensare a ciò che metteremo nero su bianco mentre quando si parla soppesare ogni singola parola diventa pesante.
Ecco perché cogliere dei piccoli gesti può fare la differenza.
Ovviamente ognuno di noi è diverso ed ha un proprio vissuto.
Per questa ragione il mio invito è quello di non soffermarsi sui singoli particolari ma cogliere l’insieme di tutti gli aspetti.
Ci sono un po’ di leggende metropolitane che andrebbero affrontate subito in merito.
Accavallare le gambe, incrociare le braccia, ad esempio, si pensa che sia segno di chiusura, ma abbiamo mai riflettuto seriamente sul fatto che possono essere anche gesti automatici che chi abbiamo di fronte fa per abitudine soprattutto se è donna?
Questo come il toccarsi i capelli e giocarci, altro parametro secondo cui, per molti, la donna vuole essere corteggiata.
Quante donne vediamo e conosciamo che fanno questo gesto meccanicamente come sfogo/scarico tensivo rilassante?
A mio avviso i segni che dovrebbero essere colti sono ben altri.
Il primo riguarda certamente la distanza.
Ammesso che ne abbiamo realmente la possibilità, l’avvinarsi o l’allontanarsi è già un buon indice.
Cerca di avvicinarti e osserva la sua reazione.
Il secondo è l’apertura e la ricerca del contatto.
Cercare il contatto con un estraneo non è mai facile ma i contatti fortuiti, specie se si è vicini, accadono.
Padroneggia quest’arte e falle sentire la tua presenza, se ricambia la strada è tutta in discesa.
Altro indice è il contatto visivo.
Occhi negli occhi è un modo fantastico per conoscersi meglio, se poi ti senti i suoi occhi addosso anche quando ti allontani per qualche istante, e questo è reale, la serata promette più che bene.
Farla ridere, poi, è un’arma seduttiva non indifferente, ricordiamoci di essere leggeri.
Capire se le piaci anche da quello che dice
Come detto il “non verbale” raramente mente, ma anche se “il verbale” trova il tempo che trova, specie quando l’imbarazzo è ciò che domina la scena.
Qualcosa però dovemmo pur dire per rompere il ghiaccio, anche perché i silenzi fanno davvero rumore.
Ecco allora che anche il verbale può avere dei segni inequivocabili e, se le piaci, tutto quello che sarà detto potrà essere riassunto con una sola parola: interesse.
La donna, più che l’uomo, soprattutto se è navigata, sa bene che non potrà trasformare la conversazione in un interrogatorio / santa inquisizione ma stai pur certo che troverà il modo di fare alcune piccole domande su ciò che le interessa sapere e più le domande saranno mirate e specifiche e maggiore sarà la sua voglia di conoscerti meglio.
Anche le allusioni, manifeste e velate, giocano un ruolo fondamentale in questo aspetto, se ti considera un playboy sei sulla buona strada.
Se poi cerca dei punti in comune rispetto a ciò che dici, ha sicuramente voglia di proseguire con una conoscenza più approfondita.
Altro punto da non sottovalutare è la ricerca di una connessione.
Superato l’imbarazzo iniziale, il tutto dovrebbe prendere una piega sempre più profonda.
Capire se le piaci diventa relativamente semplice quando, dopo essersi lasciati, realmente qualcosa è rimasto.
Si tratta di sensazioni ma, come diciamo sempre, nessuno ti conosce meglio di te.
È rimasto qualcosa oltre ai ma e ai se rispetto a ciò che avresti dovuto fare o a ciò che avresti dovuto dire?
Se la risposta obiettivamente è si, aspettati che lei desidera proseguire e approfondire la conoscenza.
Se la risposta è no, mai demordere, al limite inventerà una scusa e tu avrai una certezza in più.
Abbiamo solo visto qualche aspetto, ognuno è ovviamente diverso.
Vuoi saperne di più?
Ti aspetto in coaching!
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