Per molti, attrarre il partner giusto, è una pesca alle macchinette del lunapark dei pupazzi.
Hai presente quelle macchinette dove infilando un gettone azioni un meccanismo mobile pesca pupazzi?
Chi non l’ha visto o non ci ha giocato almeno una volta?
Bene, ci sono tante persone che credono che attrarre la persona giusta significhi proprio questo.
Invece…
Attrarre il partner giusto
C’è un’età sia per il maschio sia per la femmina dove l’essere umano si sente autorizzato a sparare nel mucchio per vivere determinate esperienze con la mentalità del “Ando cojo cojo”.
È l’età in cui si muoviamo i primi passi verso ciò che governerà gran parte delle nostre vite future, l’età delle prime tempeste, l’età dei primi approcci verso un mondo prima completamente sconosciuto.
Tempo fa’ rimasi di stucco quando una ragazzina di soli 13 anni confessò candidamente che nel suo gruppo di amiche, per lo più coetanee, era la sola a non aver provato certe esperienze e, per farsi accettare dalle altre, doveva al più presto vivere quell’esperienza.
Del resto tutte noi siamo stati adolescenti e sappiamo che, se non camminiamo in parallelo con le altre, abbiamo una sola scelta: cambiare compagnia per non sentirci escluse e le “sfigate” di turno.
Il problema è che oggi qualsiasi compagnia ragiona allo stesso modo quindi scappare non serve né tantomeno isolarsi.
Vediamo tutto con il non giudizio che serve.
Bene o male ci siamo passate tutte con la differenza che questo, negli ultimi anni tra alti e bassi, è un processo iper-accelerato rispetto a ciò che noi abbiamo vissuto.
Per i maschi non è diverso.
I film del nerd di turno che nel college americano si trasforma da ranocchio a principe restano dei film e, se non rimorchi e fai determinate esperienze, resti fermo al palo e subisci sia il giudizio maschile sia quello femminile.
Poi, inevitabilmente si cresce, e si scopre che per attrarre il partner giusto non occorre fare i salti mortali o almeno dovrebbe essere così, visto che molti, seppur diventati uomini e donne adulte per altri aspetti, in campo sentimentale sono legati a schemi adolescenziali.
Cosa significa attrarre il partner giusto e perché sbagliamo il punto di partenza
Siamo in ufficio, appena assunte, e all’improvviso appare lui, bello come il sole, che va alla sua scrivania.
È appena tornato dalla vacanza per questo non l’avevamo visto.
Il cuore inizia ad accelerare, il rossore si fa spazio sul nostro viso, sentiamo delle piccole scosse che ci pervadono dalla punta del piede fin sopra i capelli.
Eppure abbiamo 40 anni!
Non siamo più adolescenti di primo pelo.
Perché succede?
L’Essere Umano è un’animale, evoluto senza ombra di dubbio, ma resta comunque un mammifero e come tale, nel suo istinto è depositato un comandamento: perpetuare la sua specie e farlo nel miglior modo possibile.
Come la femmina in natura è sempre attratta dall’animale più forte, perché questo proteggerà lei e la sua prole, sarà capace di procurargli cibo e riparo, la terrà al sicuro sia dai suoi simili sia dagli altri predatori ecc., così anche le donne sono inevitabilmente attratte dagli uomini “Alpha”.
Bellezza è sinonimo di salute, è molto probabile che a questo non si pensa mai ma, avere bei capelli, bei denti, pelle senza macchie, un corpo curato e muscoloso, attrae le donne per gli stessi motivi per i quali in natura la femmina è attratta dal maschio più forte della sua specie.
Di contro, il maschio in natura cerca la femmina che possa dargli una discendenza sana, forte e che a sua volta possa proseguire il compito di perpetuare la specie.
Così anche l’uomo è inevitabilmente attratto dalla sua Giunone ideale che, inevitabilmente, avrà determinate caratteristiche fisiche.
Con questo possiamo spiegarci, a grandi linee, perché la prima attrazione è sempre fisica e sì, capisco che certamente la faccenda è molto più complessa, ma così siamo certi che tutti possano comprendere questo punto di vista.
Curare il proprio aspetto è sempre il primo passo.
Cosa succede dopo
Per attrarre il partner giusto, però, non basta solo l’aspetto esteriore.
Non siamo nell’epoca in cui l’uomo dava una clavata in testa alla donna e la porta nella caverna, per fortuna aggiungerei.
L’uomo e la donna devono conoscersi ed è in questo preciso momento che, negli anni, con le sedute di Love Coaching ho scoperto che sia i maschietti sia le femminucce commettono un errore al quale difficilmente si potrà rimediare.
La situazione è questa.
Possiamo essere o non essere alla ricerca del partner giusto ma tutti noi sappiamo quanto questo sia importante.
Quando ci troviamo davanti alla persona che reputiamo giusta, spesso, proprio perché vogliamo che questa fantasia diventi realtà, iniziamo ad apparire per ciò che non siamo, quando invece dovrebbe essere tutto il contrario.
Ci auto-assegniamo ruoli che non ci appartengono perdendo di naturalezza.
Alla base di ogni rapporto c’è una parola che non può essere ignorata: fiducia.
Come non fa piacere a noi avere davanti una persona che si mostrerà nel tempo diversa, così anche per l’altro o l’altra questo sarà destabilizzante.
Ma perché lo facciamo?
I motivi possono essere tanti ma, in generale, confluiscono tutti nello stesso punto: non siamo sicuri.
Curare l’aspetto è importante per attrarre il partner giusto, così com’è importante per essere sicuri di noi stessi ma, oltre l’aspetto fisico, certamente deve esserci altro.
Con il partner, per quanto meno iniziare una storia, devono esserci sintonia, complicità, affinità, interessi comuni. Tutte cose che non possiamo né inventarci né fingere di avere a lungo termine, il gioco non reggerebbe,
Certo possiamo farci piacere una cena al sushi, anche se preferiamo la cucina macrobiotica, e possiamo essere aperti a nuove esperienze ma noi siamo noi e resteremo noi nel bene e nel male.
Mostriamoci per come siamo sin dall’inizio, senza veli.
Per attrarre il partner giusto non deve esserci sforzo, deve essere qualcosa di estremamente naturale.
Un piccolo grande consiglio per attrarre il partner giusto
Mi capita spesso, specie nelle consulenza di Love Coaching, con una semplice domanda svelare al coachee un mondo:
“Com’è il tuo partner ideale? Come immagini che sia?”.
Premesso che il principe azzurro sul cavallo bianco non esiste (o almeno è per poche ma non per tutti) così come la donna perfetta, tutti noi abbiamo un quadro dipinto del nostro uomo o della nostra donna ideali.
Come accade nella vita, così anche per questo aspetto abbiamo due scelte possibili: subire o attaccare.
Possiamo aspettare passivamente che questo succeda, per miracolo, oppure diventare noi i protagonisti indiscussi di questo film dal lieto fine.
Sì ma come?
Quando saremo sicuri di ciò che vogliamo semplicemente andandocelo a prendere e non importa se sei un uomo o una donna, questo vale per entrambi.
Se abbiamo il quadro dipinto sappiamo come sarà e, anche se non abbiamo la sfera di cristallo per sapere chi sarà, sappiamo ciò che ci interessa.
Per questo, abbandonando sia da subito la politica del “Ando cojo cojo”, perché non iniziamo a lavorare concretamente su noi stessi per essere preparati quando questo succederà?
Avevo un’amica che mi diceva sempre “Se vai al porto incontrerai pescatori, se vai allo Yacht Club incontrerai proprietari di barche”.
Rifletti su queste parole per carpirne il senso generale.
Tu cosa vuoi?
Preparati per questo per essere naturale, non finto.
Quando incontrerai il partner che reputi giusto, se sono rose fioriranno.
È possibile che il quadro che avevi immaginato poi non sia un granché ma almeno avrai migliorato te stesso.
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