È importante agire quando le cose non vanno.
Siamo grandissimi sostenitori della comunicazione che, come diciamo sempre, è alla base di ogni relazione stabile e duratura,
Eppure, come per tutte le cose, “Virtus est medium vitiorum et utrimque reductum” come dice Orazio, che in Italiano suona più o meno così “La virtù è il punto medio fra due difetti, da entrambi equidistante”.
Spesso siamo convinti che la comunicazione sia la panacea dell’amore e con le parole possiamo davvero risolvere tutto e rimettere il giusto ordine nelle cose.
A parte che, come molti già sapranno, la comunicazione verbale è la minima parte del nostro modo di comunicare, il para-verbale e il non verbale è molto più importante.
Se al comunicare, poi, non segue l’azione, sinceramente come pensiamo che le cose possano cambiare?
L’azione e la comunicazione
Nelle sessioni di Love Coaching, ieri come oggi, mi confronto con diversi coachee che, banalmente, credono che basti leggere qualche libro, stendersi su un lettino o qualche call in videochiamata per risolvere i loro problemi.
Qualsiasi professionista in buona fede ti dirà sempre una cosa: possiamo parlare anche all’infinito ma, se alle parole non seguono i fatti, stiamo solo perdendo tempo.
Il coaching è qualcosa di meraviglioso perché ti permette con 2 o 3 domande al massimo, di capire chi hai difronte e, spesso, basta davvero poco per scoprire che “i problemi” discendono tutti o quasi dalla stessa matrice, la “Non Azione”, che sostanzialmente è anch’essa una scelta.
Le ragioni per cui restiamo in questo limbo possono essere molteplici.
La prima è senz’altro la paura ma anche il nostro essere abitudinari come l’assenza degli stimoli giusti giocano un ruolo altrettanto determinante.
Stiamo bene, abbiamo lottato tanto per trovare un nostro equilibrio, come possiamo pretendere di fare un salto nel buio uscendo dalla nostra comfort zone? Chi ce lo fa fare?
Un libro, un video in rete, un articolo di un blog possono aprire gli occhi ma fino a quando non passeremo all’azione resteranno solo parole e, queste da sole, non porteranno mai a nulla.
Una singola azione, invece, proprio perché cambia la realtà che ci circonda può apportare una serie di cambiamenti concatenati e consequenziali che ci proietteranno in una situazione del tutto diversa rispetto a quella di partenza.
Siamo anche autorizzati a sbagliare, quindi, imboccare una strada completamente diversa da quella giusta e più rapida ma intanto ci saremmo mossi da una situazione di stallo e saremo passati da una situazione statica a una dinamica. Ciò porta sempre dei benefici.
La vita infondo cos’è se non esperienza?
Il Blue Stalling
In questi ultimi anni sempre più spesso assisto coachee che hanno lo stesso problema: la loro coppia si trova in una posizione di “Blue stalling”, termine anglofono che indica una situazione che la popolazione di oltreoceano ha probabilmente vissuto prima di noi.
Quando c’è un Blue stalling, un elemento della coppia lascia la relazione in una fase di stallo, proprio come accade in una partita di scacchi quando non si riesce più a muovere nessun pezzo sulla scacchiera.
Anche se il rapporto, in apparenza stava andando bene, il partner non vuole ufficializzare la relazione e non prende impegni per il futuro.
Il fenomeno degli “eterni fidanzatini” è qualcosa che conosciamo molto bene, il Blue stalling, però, è ben più grave perché nella coppia spesso c’è uno dei partner che teoricamente sta con un’altra persona ma praticamente non vuole esteriorizzare il rapporto.
Oggi sappiamo che sono in tanti a rifiutare qualsiasi etichetta ma è facilmente intuibile come una situazione di questo tipo porti la coppia inevitabilmente verso il baratro, visto che non esiste la possibilità di progettare un futuro.
La comunicazione, l’azione e lo stallo di coppia
Altra situazione in cui spesso devo intervenire è lo stallo della coppia vero e proprio.
Nel Blue stalling c’è uno dei partner che per il solo fatto che “non se la sente”, “che è fatto così”, “che finora non si è mai impegnato con nessuno”, non vuole fare il passo in più.
Nello stallo classico, invece, una coppia, a causa di qualche situazione, va in crisi perché uno dei partner, o anche entrambi, si arenano sulla loro posizione, sui loro comportamenti, sulle loro convinzioni rifiutandosi di comprendere l’altro.
La coppia è formata da due individui diversi, che pensano con la propria testa e per funzionare a volte servono compromessi. Se questi mancano c’è un problema.
Anche in questo caso viene in soccorso la comunicazione, parlarne è sempre la cosa migliore.
Ovviamente si devono scegliere con cura le parole giuste, utilizzare un tono di voce civile, pacato e non accusatorio, evitare che le emozioni prendano il sopravvento, cercare di mantenere la calma, ma se ne esce!
Se però, alla comunicazione non segue l’azione, questa situazione porterà alla morte della coppia, anche se sulla carta una soluzione c’era.
Accanto a questa situazione “straordinaria” dovuta a eventi esterni che hanno influenzato l’equilibrio della coppia, esiste una situazione più “ordinaria” in cui si ha il classico effetto stagnate che riguarda molte più coppie di quello che pensi.
Lo stallo può difatti avvenire anche per le coppie che si sentono stabili e sicure quando uno dei partner si pone la fatidica domanda “Stiamo insieme per amore o per abitudine?”.
Sì perché nessuno sogna un rapporto dove magari c’è tantissimo rispetto ma zero passione.
La passione è il combustibile naturale che tiene vivo il rapporto, basta non dimenticarlo ed è proprio la sua assenza il primo indiscutibile segnale a cui prestare attenzione.
In una situazione di questo tipo, però, la comunicazione con l’altro partner serve davvero a poco.
È giusto, invece, chiedersi che cosa davvero manca nel nostro rapporto, magari facendo anche mente locale su cosa è venuto a mancare nel tempo e non per forza nel qui e ora.
È una goccia che sta scavando il masso ed è probabile che non l’abbiamo mai notata fino a questo momento.
Diamo il nostro partner per scontato?
Siamo davvero sicure di conoscerlo al 100%?
Facciamo attenzione perché di sicuro non c’è nulla e l’altro potrebbe accorgersi della situazione che si è venuta a creare ben prima di noi, se non l’ha già fatto.
La routine delle coppie ha ucciso molti amori.
Passa all’azione prima che sia tardi, sempre se è quello che vuoi davvero.
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