Per la Coppia, come abbiamo visto nel primo capitolo di questo articolo possono venire utilizzati vari tipi di strategie.
Ci sono le strategie per disorientare.
Frasi come: “Io sto mentendo”, “io scherzo sempre” (per poi lamentarsi quando non viene preso sul serio quando gli/le fa comodo ecc), “io mi sbaglio sempre” sono molto manipolatorie perché sono paradossali.
Esistono poi le prescrizioni paradossali, che consistono in richieste e comandi che hanno la caratteristica di non poter essere eseguiti: “sii spontaneo”,“devi amarmi” (nessuno può essere spontaneo o amare se qualcuno glielo chiede); “sei troppo debole con me, devi essere più forte” (non è possibile dominare se è l’altro che lo impone).Il carattere paradossale è dovuto al fatto che non solo si cerca di imporre all’altro di dover pensare o agire in un determinato modo ma di farlo per volontà propria e non altrui.
Questa operazione spesso è accompagnata da una serie di manovre dirette a definire come inautentiche le emozioni dell’altro: “tu credi di amarmi, ma non è vero” “non è vero che questa cosa ti interessa, o ti spaventa, preoccupa, ecc”. Il partner stratega mette in essere una situazione complementare, cioè tiene il coniuge in una situazione di subordinazione, richiedendo all’altro di comportarsi “come se” fosse in una situazione simmetrica, cioè di parità.Se la moglie chiede al marito “anche tu devi rifarti il letto” pretende la parità (richiesta di simmetria), ma per il solo fatto che la pretende cerca di mettere il marito in una posizione di subordinazione (rapporto complementare).Su questi banali argomenti le liti infuriano perché in realtà attengono alle metaregole piuttosto che alle regole.
Lo scopo generale delle strategie per disorientare è quello di controllare l’altro mettendolo in una posizione di inautenticità per cui qualunque cosa faccia sbaglia ed è criticabile per questo.Le strategie per imbarazzare usano il sarcasmo ai danni del partner davanti agli altri.
La manipolazione sta nel fatto che se l’altro reagisce viene fatto passare per uno che non ha il senso dell’umorismo e, nel caso in cui quanto detto venga preso troppo sul serio, lo stratega può sempre dire che stava scherzando.
Le manovre più volgari consistono nell’insultare l’altro davanti a terze persone,quelle più raffinate consistono nel dire in pubblico qualcosa di spiacevole riguardo al partner.
Esistono infine le strategie per irritare (per esempio ignorando il partner) e quelle per colpevolizzare (frasi come “fai pure e non preoccuparti per me anche se ci starò male”).
Poi c’è la dittatura pseudo-benevola che consiste nel comportarsi in modo molto premuroso nei confronti dei desideri dell’altro, che il partner sostiene di aver intuito, ma che in realtà corrispondono al suo desiderio.
L’articolo prosegue qui
Coppia: il conflitto nel caso non si vada d’accordo 3°
E inizia qui
0 commenti
Trackback/Pingback