Love coaching: un altro impedimento ad imparare qualcosa in materia d’amore è che si ritiene che il problema dell’amore sia un problema di oggetto d’amore e non un problema di facoltà.
La grossa rivoluzione di questo secolo è stata la libertà di scegliere l’amore romantico.
Due persone si incontrano si attraggono, pensano di essere innamorate e si uniscono. Nelle epoche precedenti i matrimoni venivano combinati in base a considerazioni soprattutto di tipo sociale . Era pensiero comune che l’amore sarebbe venuto dopo, e talvolta succedeva.
Questo spostamento di mentalità , questa libertà ha fatto sì che diventasse molto importante l’oggetto dell’amore rispetto alla funzione.
L’insieme delle qualità è quello che rende attraente una persona,però le qualità attrattive cambiano con la moda e con i tempi. Non solo la parola innamorarsi si sviluppa spesso solo tenendo conto di queste qualità come avviene anche nel mercato della compravendita commerciale.
Un altro errore di premesse che spesso si fa è confondere lo stato temporaneo di innamoramento con lo stato permanente dell’essere innamorati.
E’ come se ad un tratto il muro che separa normalmente e fisicamente due persone potesse cadere regalando sensazioni che prima non si conoscevano, batticuore, calore emotivo . Se poi questa magia coincide o inizia con l’attrazione sessuale ecco che la magia diventa perfetta.
Eppure questa che spesso le coppie scambiano per l’intensità del loro sentimento diventa solo segno dell’intensità della loro infatuazione.
Ma se pensiamo che l’amore sia un’arte dobbiamo entrare nell’ottica di imparare ad apprenderla come qualsiasi altra disciplina, attraverso la teoria , la pratica.
Perché a dispetto di quello che la gente crede , in effetti prima dell’amore per noi vengono un sacco di cose, la carriera il successo, il denaro…… per tutte queste arti sono usate un sacco di energie, per l’amore quasi nessuna. E cambiando le nostre priorità si arriva ad essere lontani dall’altro , il dialogo cambia e diventa incomprensibile, ma soprattutto s’insinua la sensazione della solitudine.
Tra due persone che si amano non può mai mancare la capacità d’ascolto verso l’altro anche quando il disagio dell’altro non viene condiviso o capito completamente. La mancanza d’ascolto profondo genera egoismo che si traduce per l’altro in solitudine.
Ma il fatto ineluttabile è che finito un amore ne cercheremo sempre un altro perché la realtà è che uomini e donne lottano ma non fanno altro che cercarsi in continuazione.
L’istinto all’unione è qualcosa che accomuna tutti gli animali.
Ma l’uomo è diverso , l’uomo può crescere conoscendo le sue sensazioni, utilizzando l’istinto per poter creare quello che è nella sua capacità creare : armonia
E’ normale avere paura della solitudine, quando nasciamo veniamo sbalzati da una situazione assolutamente definita, ad una assolutamente incerta.
Non possiamo essere certi del nostro futuro, potremmo morire prima delle persone che amiamo o esse morire prima di noi. Siamo impotenti di fronte alle forze della natura , alla volontà degli altri anche di distruggere o di ferire la nostra vita.
Tutto questo fa della nostra singola vita qualcosa di veramente precario. Soprattutto la nostra illusione che è quella di poter controllare tutto ed avere un minimo di certezze, in effetti, si riduce ad un cumulo di polvere.
La realtà è che noi non abbiamo mai risposte per nulla,che la vita è un soffio e che ciò che realmente possediamo in ogni momento è il nostro presente.
Diventeremmo pazzi se non avessimo la possibilità di rompere l’isolamento e unirci agli altri soprattutto in un rapporto intimo come l’amore. Pur entrando infatti in relazione con molte persone alcune più vicine di altre , alcune più confortanti di altre difficilmente questo placa l’ansia di ogni singola creatura di fronte all’ignotoL’unica soluzione alla vita risulta essere quindi unirsi nell’amore con un’altra persona.
Ma l’unione non deve essere unione simbiotica per essere una relazione sana. In questo tipo d’amore c’è una parte della relazione che subisce ed una parte che imperversa, eppure spesso nonostante la sofferenza sono assolutamente inscindibili.
Uno è necessario all’altro, l’uno è vitale per l’altro , anche se in ogni caso tutte le parti sono comunque costrette a rinunciare alla propria integrità, fa di se stessa lo strumento di qualcuno o di qualcosa al di fuori di sé.
Entrambi si fondono senza mai davvero integrarsi. Essendo l’amore un potere attivo dell’uomo, non può esistere amore maturo senza la condizione di preservare la propria integrità il paradosso sta proprio in questo, essere uno rimanendo due.
La coppia che impara a legittimare l’altro completamente accetta la reciprocità come forma di relazione e di condivisione totale della propria vita.
L’amore è un sentimento attivo e non passivo, è un dare piuttosto che un ricevere, intendendo come attività un’azione che modifica una situazione esistente attraverso un dispendio di energia.
Ma qual è la cosa più importante del dare ad un altro individuo? Dare non significa sacrificare tutta la propria vita in nome del benessere per l’altro, nell’amore il dare non sta nel regno delle cose materiali ma nel regno delle cose umane.
Dare nell’amore significa dare le proprie emozioni la propria gioia la propria tristezza tutto ciò che di vero si ha. Amare significa anche fare dell’altra persona un essere capace di donare e insieme di riflettere la vita.
Amare significa non avere paura di cambiare di modificarsi e permearsi nell’altro senza perdersi nell’altro ma anzi rimanendo sempre se stessi. Amore implica sempre interesse e cura per chi si ama, e cioè nell’amore adulto e responsabile è importante che io sia sempre presente per i bisogni emotivi e psichici di chi amo.
Amare significa essere responsabili, cioè abili a rispondere alle necessità di chi mi sta vicino.
La responsabilità potrebbe facilmente deteriorarsi in possesso se non ci fosse la terza componente dell’amore che è il rispetto.Dal latino respicere il rispetto implica “vedere” una persona per quello che è veramente senza falsi veli permettere che cresca liberamente secondo i suoi mezzi, i suoi desideri e bisogni senza che mi intrometta continuamente ma accettandola così com’è e non cercare di trasformarla in quello che vorrei che sia solo perché possa adattarsi a me.
Un’altra cosa che ci si deve domandare è quella se il nostro compagno sia il nostro migliore amico.
Sì perché l’amicizia è fondamentale per unire due individui che si amano.Essere amici significa imparare a condividere obiettivi, sogni, modelli di cammino, anche interessi e passioni. Essere amici significa imparare a rispettare ancora di più l’altro in tutto ciò che esso rappresenta diventando suo complice. Quanti di voi si sentono complici e quanti invece hanno disimparato a condividere l’intimità con chi si ama?
Forme di pseudoamore nelle quali bisogna cercare di evitare di incappare:
Amore nevrotico : quello di una persona che per problemi dell’infanzia o dell’adolescenza non è mai riuscita a staccarsi dalla figura di uno dei due genitori, come se il suo sviluppo in seno alla famiglia sia stato incompleta e continuasse quindi a ricercare nel compagno o nella compagna la protezione la sicurezza che in un certo stadio dello sviluppo ha rappresentato la relazione con il genitore.
In genere sono persone totalmente proiettate sul fatto di essere amati e non su quello di poter e dover amare.
Quindi si stancano facilmente della routine e non riescono ad instaurare una relazione equilibrata con il compagnoa, cominciano a ricercare nuovi affetti e a sentirsi offesi se la loro donna cerca di essere amata, di avere una vita sua, di avere una sua personalità, e se non comincia a perdonare più le loro scappatelle .
Le famiglie che per loro relazioni non sane non lasciano andare i propri figli liberamente , sono sempre causa di cattive relazioni di coppia nelle generazioni successive.
Amore idolatrico: Se una persona non ha raggiunto un elevato livello di maturità tende ad idealizzare la persona che ama si perde in lei anziché entrare dentro di lei .All’inizio è un sentimento intenso e subitaneo ma dopo poco tende a lasciare intravedere la fame di chi adora rispetto alla realtà.
Amore sentimentale: è un forma d’amore che prende chi è in grado di perdersi in storie fantastiche senza però essere in grado di realizzare una vera relazione con persone reali. E’ quello che mettono in atto persone che sono in grado di costruire ad occhi aperti fantastiche storie d’amore che si agghiacciano nel momento in cui la relazione trova la possibilità di diventare reale.
Amore nevrotico proiettivo:
E’ quella forma d’amore che fa ampiamente uso del meccanismo proiettivo allo scopo di evitare di risolvere i propri problemi, interessandosi ai difetti e alle debolezze della persona amata.
Sono quelle relazioni pesantissime ma spesso indissolubili dove la quotidianità è tutta incentrata sull’accusare l’altro, o riformare l’altro.
Con tutto ciò non voglio dire che nel vero amore ci sia assenza di conflitto. Anzi a volte il conflitto diventa una forma di comunicazione.
Solo che nelle vere relazioni d’amore il conflitto è sempre costruttivo non diventa spunto per continuare a costruire relazioni quotidiane malsane.
L’amore è possibile quando ciascuna delle due persone comunica dal profondo del proprio essere, quando cioè ognuna delle due persone pone se stessa al centro di sé. Solo vivendo ciascun istante da questo punto di vista profondo possiamo davvero creare una relazione d’amore, perché è lì che c’è la vita nel puro ed unico istante senza chiedere di avere risposte e certezze per ogni cosa ma vivendo semplicemente l’emozione.….E dopo tutto ciò vi dico comunque di seguire il proprio cuore di non arrendervi quando si comprende che una storia è finita perché sicuramente anche una storia finita ha molto da insegnare
Quando il vero amore arriva è come un’energia che ci avvolge completamente e in questo senso il cuore non sbaglia mai.Il vero amore è un incontro di anime inconfondibile che non lascia spazio ai dubbi e alle incertezze, solo bisogna avere il coraggio di non aver paura , perché ho visto molte persone scappare dalla forza dei propri sentimenti.
Articolo di Elena Moglia
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