Non a caso molti esperti ritengono che il rapporto di coppia si fondi non solo su di un patto dichiarato – un patto che ha nel matrimonio la sua visibilità a livello sociale, che è sostenuto dall’impegno e da una progettualità comune connessa alla volontà di dare continuità alla relazione – ma anche su di un patto segreto .
Quest’ultimo rappresenta un intreccio inconsapevole di bisogni e speranze che nascono dalla storia personale e familiare di ognuno e che ciascun partner si aspetta di soddisfare all’interno della relazione di coppia . Sulla base di questo intreccio si
concretizza la scelta reciproca.
Rendendo così possibile ai partner, attraverso il loro incontro, di soddisfare
i loro bisogni profondi, e di sperimentare una relazione appagante – e altre
volte non può esserlo in quanto i bisogni che i due partner speravano di
soddisfare reciprocamente vengono sistematicamente disattesi.
In questo caso a prevalere all’interno della relazione di coppia saranno il disagio e il malessere e si potrebbe sperimentare quell’ambivalenza dei sentimenti descritta da Catullo nei famosi versi
“Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. escio, sed fieri sentio et excrucior.”
(“Odio e amo, mi chiedi perché, non lo so, ma sento che accade e mi struggo”);
oppure si potrebbe giungere a dire con Warkentin che “Tutto è permesso in amore e in guerra. E il matrimonio è tutt’e
due”.
E qui entra in gioco un’altra fondamentale “contraddizione”: le relazioni più strette sono ad un tempo le più appaganti e le più rischiose, dove consolazione e ferite si dispensano in abbondanza.
In effetti, come sostiene Luciano L’Abate , noi non veniamo feriti da estranei scortesi o da conoscenze occasionali.
Possiamo essere offesi o contrariati da loro, ma il potere di ferire
solitamente è riservato a poche persone: quelle per noi importanti , alle quali
siamo legati da vincoli di attaccamento e di amore.
Tendiamo a dimenticare la
maleducazione e la scortesia di un estraneo, ma restiamo molto colpiti e
amareggiati se la stessa maleducazione, scortesia o rabbia viene utilizzata nei
nostri confronti da qualcuno che amiamo e che riteniamo per noi importante.
Anzi, più il legame è stretto, più la possibilità di ferire ed essere feriti è
alta. Si potrebbe quasi dire che sappiamo quanto amiamo qualcuno in base a
quanto siamo vulnerabili nei suoi confronti.
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Rapporto di coppia e le sue contraddizioni 1°parte
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